Gaza, non possiamo più far finta di niente
Egregio direttore,
dopo mesi di blocco agli aiuti umanitari, che hanno visto letteralmente la popolazione di Gaza morire di fame, Israele ha permesso l’ingresso di una quantità limitata di aiuti. Quello a cui stiamo assistendo è una catastrofe umanitaria senza precedenti. A farne le spese maggiori sono soprattutto i bambini. Venti mila sono già morti e un milione rischia di morire di fame, di malattie o di altre complicazioni. Il premier spagnolo, il socialista Pedro Sanchez, non ha usato mezzi termini definendo Israele “Stato genocida”, prendendo una posizione chiara ed escludendo qualsiasi rapporto commerciale con il governo israeliano. Il partito socialista italiano, di Enzo Maraio, è sceso sabato in piazza a Roma con la campagna “Stop Bombs On Children”, a difesa dei bambini di Gaza, nella speranza di avviare una riflessione vera e più forte, capace di sensibilizzare l’opinione pubblica.
A Gaza, gli uomini, le donne e i bambini, che vivono nei campi profughi, sopravvivono con un pasto al giorno, se va bene, fatto di insalata di cetrioli e pomodori.
Il 7 ottobre Israele ha subito un attacco mostruoso senza precedenti a cui ha reagito in maniera spropositata e con estrema ferocia. Un massacro inconcepibile di uomini, di donne e bambini incolpevoli se non quello di stare dalla parte sbagliata della Striscia. Affamare civili come metodo di guerra; l’aver causato intenzionalmente grandi sofferenze, o gravi lesioni al corpo o alla salute; attacchi intenzionalmente diretti contro una popolazione civile; lo sterminio anche nel contesto di morti per fame, sono crimini di guerra e contro l’umanità che vanno condannati e perseguiti.
Per il conflitto a Gaza la Camera preliminare della Corte penale internazionale ha emesso i mandati di arresto per il premier israeliano e alcuni funzionari di Hamas.
Intanto le vittime nella Striscia, aumentano e i bambini continuano a essere uccisi dalle bombe o a morire di stenti. L’orrore è dietro l’angolo, l’orrore è lontano 1898 chilometri da noi e l’Italia ha una responsabilità etica e politica di fronte a questo sterminio senza precedenti del popolo palestinese.
Non possiamo più far finta di niente.
Stop Bombs On Children.
PSI Cremona
Segretario cittadino
Diego Rufo
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