Autostrade Cr-Mn e Ti-Bre: si riparta dal Ti-Bre basso!
Nei giorni scorsi è stato inaugurato, si fa per dire, il primo lotto del Ti-Bre autostradale, con l’apertura al traffico del casello di Terre Verdiane. Un tratto di 9,5 Km, i cui lavori sono iniziati nel marzo 2017 e dal rilevante costo di 513 Mln di euro, finanziato a spese degli utenti con l'incremento assentito dei pedaggi della A15.
Nessun taglio del nastro e nessuna autorità istituzionale presente (?). Assente anche la ditta Pizzarotti, che quest’opera l’ha costruita, forse perché impegnata a portare i propri libri contabili in tribunale. Erano invece presenti i vertici di Salt, la società concessionaria che gestisce l’autostrada A15 e il cui amministratore delegato rispondendo alle polemiche ha dichiarato alla stampa: ”Noi abbiamo realizzato ciò che il Cipe ha deliberato nel 2010, cioè il primo lotto... la nostra società è ovviamente a disposizione delle istituzioni qualora si voglia proseguire, prolungare il tratto e migliorare il collegamento con le viabilità territoriali”
A proposito di questa singolare disponibilità è solo il caso di ricordare che la Commissione Europea, con un preciso accordo politico col governo italiano, concesse nel 2009 la sanatoria condizionata della proroga senza gara di tale concessione autostradale, con l’impegno del concessionario a costruirla e finanziarla interamente con risorse proprie.
Quanto alla citata delibera Cipe del 2010 si sottolinea il fatto che la stessa, insieme al PRIT (Piano regionale integrato dei trasporti) della Regione Emilia Romagna, prevede la messa in rete del 1° lotto del Ti-Bre con la Cispadana, attraverso la realizzazione del tratto mancante fra lo svincolo autostradale di Terre Verdiane e la SP72 Parma – Mezzani, con caratteristica di strada extra urbana secondaria, che darebbe continuità all’intero itinerario cispadano, ...di collegamento fra i due assi autostradali A15 e A22 “
A conferma ulteriore di ciò, riportiamo la risposta ad un’interrogazione parlamentare del febbraio scorso da noi promossa, con cui il Ministero delle Infrastrutture dichiara che: «...al fine di assicurare la piena funzionalità del 1° lotto risulta necessario prevedere un collegamento con la rete stradale di interesse nazionale attraverso, alternativamente, un collegamento con la futura autostrada Cispadana, o con la prosecuzione dell’autostrada sino alla SS10... sono attualmente in corso le interlocuzioni per valutare l’alternativa progettuale maggiormente rispondente alle esigenze dei territori interessati...»
Il mancato finanziamento nella finanziaria 2025 della realizzazione di tratte funzionali del raccordo autostradale Ti-Bre, anche quale parte funzionale all’autostrada Cr-Mn, e la conferma che il Ti-Bre di fatto esiste già, è il “Ti-Bre basso” Parma-Reggiolo, ora definito anche dallo stesso ministero come alternativo al suo completamento, rende ancora più inutile, se possibile, la realizzazione anche della prevista autostrada regionale Cremona-Mantova.
Riteniamo a questo punto fondamentale il completamento del Ti-Bre basso che, oltre a dare un senso al primo lotto inaugurato, libererebbe il nostro territorio dai previsti progetti autostradali, rendendo finalmente possibile la convocazione di quel tavolo regionale in cui discutere insieme ad Anas, al Ministero delle Infrastrutture, alla Regione e alle due Province della riqualificazione della SS10 e delle altre opere viabilistiche veramente necessarie al territorio. La premessa indispensabile, insieme ad una rapida conclusione del raddoppio ferroviario Mantova-Codogno per avviare anche nel nostro territorio un progetto di mobilità moderna, sostenibile, integrata e interconnessa.
No alle autostrade Cr-Mn e Ti-Bre! - Sì alla riqualificazione della SS10! Sì al rapido potenziamento del sistema ferroviario!
Coordinamento Comitati No autostrade Cr-Mn e Ti-Bre
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