Prima della pausa, il naufragio: cronache dalla maggioranza di centrosinistra a Crema in frantumi
Alla vigilia della pausa estiva, la politica cremasca si presenta in uno stato di profonda crisi, segnata da fratture interne, fughe strategiche e un’amministrazione sempre più in affanno.
È ormai evidente – e riportato anche dagli organi di stampa – il tracollo del centrosinistra cittadino, logorato da personalismi, rivalità e vecchi rancori che hanno preso il sopravvento sul senso di responsabilità verso la città.
A tenere banco è ancora una volta la polemica sui "vitalizi": un tema che ha aperto una spaccatura evidente all'interno del centrosinistra cremasco.
Da una parte c'è Agostino Alloni (ex-consigliere regionale), che difende il suo “alunno” politico Matteo Piloni – consigliere regionale – reo di aver tenuto una condotta in contrasto con la linea del suo stesso partito. Dall’altra, l’ex sindaca Stefania Bonaldi, che non risparmia critiche proprio a Piloni, suo ex assessore in giunta.
La vicenda ha assunto toni ancora più aspri quando lo stesso Alloni ha attaccato pubblicamente la Bonaldi, sotto un suo post, per la sua presa di posizione, accentuando lo scontro politico. E tutto ciò mentre lo stesso Alloni, dopo aver percepito per un decennio stipendi da circa 8.000 euro netti al mese, si lamenta oggi della cifra della pensione.
Cosa ne pensate?
Una narrazione che – al di là dei tecnicismi – fatica a trovare empatia tra i cittadini..
Nel frattempo Giorgio Pagliari, assessore esterno, tenta di contenere i danni dopo la fuga del dirigente comunale di riferimento, ma la difesa è debole e inefficace.
Il vuoto dirigenziale si somma alla confusione politica, aggravata da un rimpasto di giunta, negli anni scorsi, e da continui cambiamenti in sala
ostaggi: un assessore revocato, due nuovi mai passati dalle urne, e un Consiglio comunale che ha visto cinque dimissioni e un passaggio al gruppo misto.
La maggioranza resta numericamente in piedi, ma è politicamente sempre più fragile.
I volti più esposti?
Teresa Caso (31 preferenze) e Donatella Tacca (41 preferenze).
La prima, nuova leader del centrosinistra cittadino, che cerca disperatamente di difendere questa amministrazione sotto ogni articolo e post. La stessa che è spesso fonte di divisioni interne che destabilizzano la coalizione (come ha dimostrato il voto contro di lei in Consiglio comunale sull'astensione di 4 consiglieri di maggioranza richiesto dal sottoscritto per intervenire per fatto personale); la seconda, silenziosa e assente dal dibattito sui temi comunali, ma sempre presente per le dinamiche nazionali.
Si sentirà confusa e pensa di trovarsi in altre aule istituzionali a Roma?
Sul tutto aleggia l’ombra di una figura istituzionale: il capo di gabinetto, che con un'importante variazione di bilancio degli anni scorsi è entrato a coordinare gli assessorati (cosa che in teoria dovrebbe fare il sindaco), la cui funzione resta ancora oggi poco chiara. Insomma, nessuno ha ancora capito cosa fa.
Al centro della scena rimane un sindaco che appare incapace di tenere insieme la squadra e il partito che lo sostiene.
Crema merita di più.
Non merita teatrini da social o rese dei conti personali, né assessori invisibili o consiglieri muti.
Crema merita stabilità, trasparenza, scelte politiche coraggiose e amministratori all’altezza.
Merita una classe dirigente che anteponga la città agli interessi di corrente e di carriera
Nel 2027 i cittadini avranno finalmente l’occasione di scegliere: continuare con chi ha distrutto fiducia e coesione, o voltare pagina per restituire a Crema dignità, visione e futuro.
Capogruppo Lega in consiglio comunale
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