3 maggio 2022

Elezioni regionali, Cottarelli: "Se me lo chiedessero ci penserei”. Ma per il centrosinistra sul fronte mantovano si rafforza l'ipotesi Tabacci

Io candidato? Se me lo chiedessero ci penserei”. L’ipotetica candidatura è alla presidenza della Regione Lombardia, mentre la risposta - diplomatica - è dell’economista cremonese Carlo Cottarelli. Premessa d’obbligo: è vero che da svariati anni a questa parte il nome di Cottarelli spunta regolarmente tra quelli dei papabili in quasi ogni tipo di competizione elettorale, dalle comunali alle politiche. E’ altrettanto vero, però, che i rumors su una possibile candidatura del noto economista alle regionali del 2023 si stanno rincorrendo da tempo e che la risposta dello stesso Cottarelli è stata riportata oggi dall’agenzia AdnKronos. 

Io candidato governatore Lombardia? - ha detto l’economista cremonese, noto soprattutto per la revisione della spesa pubblica, la cosiddetta “Spending Review”, a Rai Radio1, ospite del programma “Un Giorno da Pecora” - L’ho letto sui giornali, per ora non ci penso proprio. Se me lo chiedessero insistendo ci penserei riflettendo. E' sempre importante avere un ruolo pubblico, ma poi ci dovrei pensare per bene".

Cottarelli, che a suo tempo è stato anche presidente incaricato da Mattarella prima che la scelta ricadesse su Giuseppe Conte, sempre durante il programma di Rai Radio1, alla domanda "Le voci circolate riguardano il centrosinistra. Lei da chi preferirebbe esser indicato?”, ha replicato: “Se fossero tutti e due sarebbe ancora meglio. Ma dipende da quello che si propone, da quello che si vuole fare".

E se da un lato le dichiarazioni di Cottarelli sembrano tenere aperto uno spiraglio su una sua possibile candidatura (qui il nostro ultimo articolo), dall’altro lato e secondo altre fonti l’antagonista di Attilio Fontana alle regionali sarebbe già stato individuato. A rivelarlo è il giornale La Voce di Mantova, che annota: “Parrebbe in dirittura d’arrivo la strategia del centrosinistra per contrastare il Fontana-bis al Pirellone del 2023. Dalla rosa dei nomi possibili il segretario regionale dei dem Vinicio Peluffo avrebbe operato la cernita pressoché definitiva, sentite le disponibilità dei futuri candidati governatori, e quello attualmente in pole position sarebbe quello di Bruno Tabacci, attuale sottosegretario alla presidenza del consiglio”. 

Tabacci, peraltro, ha già guidato il Pirellone dall’87 all’89 (è stato il presidente di Regione più giovane) ed è stato eletto parlamentare nella circoscrizione Mantova-Cremona nel ’92. “Quella di Tabacci - riporta la Voce di Mantova - è stata un’opzione rimasta in bilico qualche tempo. A detta dei bene informati, rispetto all’alternativa dell’eurodeputato Giuliano Pisapia, e suggerita pare dallo stesso Tabacci; ma il diniego alla disponibilità di questo ha di fatto semplificato la cernita. Del resto, Tabacci parrebbe incontrare il favore anche della componente pentastellata, più che mai necessaria a conseguire il “ribaltone” in Lombardia, dopo una egemonia del centrodestra che perdura ormai dal 1995”.

Secondo il quotidiano mantovano, infine, “Le grandi manovre in casa Pd sarebbero nate da un sondaggio (ad oggi top secret) che darebbe in sensibile calo il centrodestra lombardo, e che darebbe all’attuale opposizione chance di successo. Altre valutazioni sono state esaminate ma scartate: in primis, quella di Matteo Colaninno, il deputato renziano. Quindi quella di Carlo Cottarelli, docente di economia alla Cattolica, già interpellato da Renzi per una riformattazione della spending review montiana”. 

Sebbene secondo alcune fonti sarebbero in calo le quotazioni del sindaco milanese Beppe Sala, secondo altre fonti quest’ultimo nome non è affatto tramontato e non è ancora da escludere dalla rosa dei possibili candidati alla Regione per il centrosinistra.


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