Il ministro Guerini capolista per il Pd, Bonaldi secondo nome nel proporzionale. Mantova non ci sta. Il territorio sarebbe tutto rappresentato da cremaschi
Corsa contro il tempo per definire liste e candidature. Oggi il vertice Calenda-Letta dirà se c'è l'intesa per ua coalizione Sinistra-Pd-centristi in vista delle elezioni. Comunque si corre perchè la crisi politica con la caduta del governo Draghi ha imposto tappe forzate. Il 14 agosto sarà il giorno entro il quale andranno depositati i simboli elettorali e il 22 agosto è l'ultimo giorno in cui dovranno essere definite le liste in tutti i collegi. La campagna elettorale, di fatto, partirà nella seconda mese di agosto per intensificarsi in settembre. Ma a che punto siamo con le candidature per la nostra provincia? Come ha ben descritto l'istituto Cattaneo, basandosi sui sondaggi, i due collegi uninominali per la Camera e il Senato andranno probabilmente al Centrodestra. Probabilmente uno toccherà a Fratelli d'Italia (il Senato su cui da tempo si sarebbe pensato all'industriale della cosmesi Renato Ancorotti), l'altro alla Lega (Comaroli o Bossi ?). Ma nel plurinominale cosa accadrà? I 5 Stelle ricorreranno alle Parlamentarie, mentre il centrosinistra (al di là della definizione del campo nel quale vuole stare) ha il problema della riforma dei collegi e della vastità degli stessi (Cremona-Mantova-Lodi-Pavia alla Camera e Mantova-Cremona-Brescia-Bergamo al Senato). Alla Camera il proporzionale potrebbe portare un paio di eletti nel collegio. Il posto di capolista (se non ci saranno paracadutati) dovrebbe andare a Lorenzo Guerini, ministro della Difesa, lodigiano (quindi non paracadutato). Per garantire la parità di genere, il Pd ha scelto che se il capolista è un uomo, il secondo in lista deve essere una donna. E in questo caso in tanti guardano all'attivissima Stefania Bonaldi (leggi qui). Ma il posto tra i dem è rivendicato anche da Mantova che, con maggiore popolazione e voti, oggi è senza parlamentare del Pd in quanto Colaninno ha optato per Italia Viva. Logica quindi la rivendicazione dei mantovani (che da tempo hanno presentato otto nomi alla direzione nazionale del Pd) per un posto certo che in caso di Guerini capolista potrebbe essere destinato ad Antonella Forattini: Antonella Bernardelli, Marco Carra, Marco Marcheselli, Stefano Simonazzi, Chiara Sortino, Armando Trazzi e Francesca Turrina gli altri nomi (4 uomini, 4 donne) per le candidature nei due collegi uninominali e nei due plurinominali. Per la Camera il collegio uninominale è composto dalla sola provincia di Mantova, per il Senato il collegio comprende Mantova e Cremona. Nel plurinominale il collegio è composto da Mantova, Cremona, Lodi e Pavia per la Camera e da Mantova, Cremona, Brescia e Bergamo per il Senato.
Ma se davvero fosse Stefania Bonaldi la candidata al proporzionale, al di là dei problemi con Mantova, per il Pd si apre un'altra questione territoriale. In Regione il rappresentante è Matteo Piloni, di Crema città e se fosse la Bonaldi la parlamentare del territorio, per la prima volta Cremona, il cremonese e il casalasco non sarebbero rappresentati da nessuno del Pd nè in Regione, nè a Roma nonostante il capoluogo sia amministrato dal centrosinistra.
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