Incarico regionale per Stefania Bonaldi, vera donna forte del Pd. Si rafforzano le voci sulla sua corsa per la presidenza della Regione
La credibilità politica della sindaca di Crema, Stefania Bonaldi, è in continua ascesa, al punto che si stanno infittendo le voci di un suo possibile approdo in Regione Lombardia. Non tanto come consigliere per il Pd, bensì come possibile candidato del centrosinistra nella corsa al successore del governatore Attilio Fontana. Il mandato della Bonaldi a Crema scade nella primavera del 2022 e da quel momento l'esponente del Pd cremasco sarà libera da impegni istituzionali. Di una sua corsa in Consiglio Regionale si è parlato ampiamente, ma negli ultimi giorni si sta facendo largo l'ipotesi che Bonaldi possa puntare anche più in alto e tentare di essere la prima donna alla guida della Regione dopo Fiorella Ghilardotti.
Piccola “parentesi” che va a confermare il rafforzamento politico dell'esponente cremasca del Pd. “Stefania Bonaldi, sindaca di Crema, è la nuova presidente di Ali Lombardia (Autonomie Locali Italiane; ndr): il congresso regionale, che ha rinnovato gli organi dell'associazione presso la Sala polifunzionale del Comune di Locate di Triulzi (Mi), l'ha eletta per acclamazione”. La notizia è stata battuta oggi, 28 luglio, dalle principali agenzie di stampa nazionali. La Lega delle Autonomie Locali è un’Associazione “autonoma, unitaria, pluralista e senza fini di lucro di comuni e di enti locali territoriali, che intende promuovere e valorizzare i principi federalisti dell’autonomia, della sussidiarietà, della solidarietà sociale e della cooperazione istituzionale”, come si legge nello statuto. Ai lavori per la recente nomina della Bonaldi al vertice dell'ALI “sono intervenuti tra gli altri il presidente nazionale di Ali e sindaco di Pesaro Matteo Ricci, il sindaco di Mantova e responsabile Nord Italia Ali Mattia Palazzi, il direttore della Rete dei Comuni sostenibili Giovanni Gostoli e la direttrice regionale Piemonte e Lombardia Ali Giulia De Grandi”. Per dire, parte del gotha del Pd nazionale.
Insomma la sindaca, finita nelle scorse settimane sotto i riflettori nazionali raccogliendo solidarietà dai primi cittadini di tutta Italia per la vicenda del bambino rimasto ferito in un asilo a Crema, sta guadagnando posizioni sullo scacchiere politico lombardo. E lo sta facendo rapidamente. Oltretutto in un momento in cui la presidenza di Fontana è oggetto di forti contestazioni per la gestione della pandemia e, soprattutto, nel momento in cui il governatore è al centro dell'indagine culminata nella richiesta di rinvio a giudizio per l'acquisto di camici e dispositivi di sicurezza dalla società del cognato del Governatore (qui l'articolo). Allo stato attuale, la posizione di Fontana è delicata e le richieste di dimissioni sono arrivate copiose dall'opposizione (Pd e 5 Stelle in particolare).
Non manca chi ipotizza, laddove le cose per Fontana dovessero mettersi male con l'avanzare del procedimento, la caduta del governo lombardo e il ricorso a elezioni anticipate. Ipotesi, al momento. Ad ogni modo, il mandato di Fontana scade nel 2023 e per quell'anno Stefania Bonaldi sarà libera da impegni istituzionali e c'è chi è pronto a scommettere che sarà la battagliera sindaca di Crema la candidata di punta del centrosinistra per il Pirellone.
ELEZIONI POLITICHE - A completare il quadro delle indiscrezioni, c'è anche il "filone romano". Considerata la buona esposizione della Bonaldi a livello nazionale e considerato anche che Luciano Pizzetti non si ricandiderà, come ha confermato lui stesso nell'intervista a Cremona Sera, c'è chi ritiene più percorribile la via della candidatura in Parlamento per la sindaca di Crema. Anche in questo caso, salvo sorprese, se ne parla però nel 2023.
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