Referendum, ingrana la marcia la raccolta firme di Radicali e Lega per la riforma della giustizia. Ravelli: "Molte adesioni anche dal centrosinistra"
Molte adesioni anche dalle fila del centrosinistra al referendum sulla riforma della giustizia promosso da Radicali e Lega. A rivelarlo, dopo l’uscita dei primi nomi di spicco (Luciano Pizzetti, che intende firmare per due dei sei quesiti e il vicesindaco Andrea Virgilio, che li firmerà tutti e sei), è Sergio Ravelli, storico leader dei Radicali di Cremona.
Sulla sua bacheca Facebook Ravelli fa un primo punto sull’andamento della campagna referendaria dopo le prime due settimane di raccolta firme a Cremona. “Tutte le firme - premette Ravelli - sono state raccolte presso banchetti comuni Lega/Partito Radicale. Chi firma i referendum non sono solo elettori/simpatizzanti leghisti ma soprattutto cittadini stanchi di essere presi in giro da promesse di riforme della giustizia mai fatte in questi ultimi trent’anni”. Inoltre, annota il leader dei Radicali, “chi firma, salvo pochissime eccezioni, firma l'intero pacchetto referendario. Ma senza ombra di dubbio quello per la responsabilità civile dei magistrati è il referendum trainante”.
Anche nell'area di centrosinistra, osserva poi Ravelli, “i referendum sono largamente condivisi. Fra gli esponenti della cosiddetta sinistra ideologica molti preferiscono astenersi in attesa di vedere come va a finire la raccolta firme, altri preferiscono firmare alla chetichella presso gli uffici comunali. Non è un caso che rispetto a precedenti iniziative referendarie le firme lì depositate siano aumentate in modo considerevole”.
Conclude Ravelli: “è in corso un dibattito sui referendum molto serrato all'interno del PD che però viene soffocato. Anche l'annuncio della firma dei referendum da parte di alcuni esponenti di primo piano del PD cremonese (Pizzetti e Virgilio, appunto; ndr) non ha provocato alcuna reazione pubblica. Ancora una volta si preferisce il silenzio. Un silenzio assordante”.
Qui l'articolo sulle ragioni del referendum promosso da Radicali e Lega.
La foto in alto è tratta dal post di Sergio Ravelli.
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