Al Filo bella serata e divertimento fuori dagli schemi con Ruggero de i Timidi
Ruggero de i Timidi, al secolo Andrea Sambucco, torna a Cremona per una serata in cui le risate del pubblico sono state l’ingrediente principale. Il comico ha trovato una sua dimensione nell’uso sapiente di testi e musica. Sergio Sgrilli, Flavio Oreglio, Dado sono solo alcuni dei predecessori di Ruggero, comici che imbracciando la chitarra hanno portato testi cantati alla ribalta percorrendo un vero e proprio filone erede del celebre Teatro Canzone di Giorgio Gaber. Ruggero è dissacrante, genuinamente sfrontato, sempre allusivo, riesce a scherzare in modo quasi demenziale su argomenti “bollenti” senza mai scadere nel cattivo gusto o nell’aperta volgarità fine a se stessa. Le sue trovate comiche sono geniali, talvolta inarrivabili. La capacità di spaziare tra cover di brani storici con testi “riveduti” o di eseguire il proprio repertorio in acustico con il solo accompagnamento di chitarra lo rende un artista completo, in grado di fomentare un teatro intero quasi fosse “San Siro!”, come lui spesso grida durante le sue serate. In sala parecchie parrucche identiche a quelle del comico fanno capolino fra il pubblico, spesso sollecitato a partecipare cantando e battendo le mani a tempo sulle note dei suoi grandi successi. “Timidamente Io”, “Padre e Figlio”, “Pensiero Intrigante”, “Notte romantica” sono solo alcuni dei cavalli di battaglia intonati a gran voce dalla platea del Teatro Filo. Il segreto di un umorismo efficace, si diceva ai tempi di Alberto Sordi e di Corrado Mantoni, è quello di non lasciare nulla al caso e, sopratutto, di non ridere mai delle proprie battute. Sambucco padroneggia questa arte con la maestria di un professionista navigato, lasciando “cadere dall’alto” le proprie gag in perfetto equilibrio tra spontaneità e copione. Anche la moglie Fabiana trova spazio nello spettacolo interpretando Faby Q, reginetta delle canzoni estive in cima a tutte le classifiche ancor prima che esca il proprio disco. Spalla efficace, mette nei suoi interventi il giusto piglio tra autoironia e caratterismo, divenendo vero e proprio personaggio. A chiudere lo spettacolo “La canzone dell’estate”, attesissima dai fan e cantata a squarciagola quasi fosse un coro da stadio.
Una serata spensierata, divertente, fuori dagli schemi. Ruggero de i Timidi ha di nuovo aggiunto alla propria (già nutritissima) collezione un grande successo che speriamo presto possa ripetersi in città.
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