Buon compleanno Maestro Accardo. Dal 1986 a Cremona. Domenica sera festa al Ponchielli. Il sogno? Dirigere la Carmen di Bizet
Domenica sera al teatro Ponchielli serata di festa per celebrare gli 80 anni di uno tra i più prestigiosi e straordinari solisti e direttori d’orchestra del panorama musicale internazionale: Salvatore Accardo. Buon compleanno maestro! Cremonese di adozione, il Maestro Salvatore Accardo, accompagnato da Laura Gorna, compagna nella vita e nella ‘musica’, e dalla sua Orchestra da Camera Italiana, formata dai suoi migliori allievi, ci guideranno nel viaggio della vita musicale del maestro.
In vista dell'evento incontriamo Laura Gorna, moglie di Salvatore Accardo ed ideatrice del concerto per il compleanno dell’apprezzato concertista di fama internazionale.
-Il Maestro Accardo ha dato un grande contributo alla Musica, ed ora ha raggiunto un importante traguardo, come è nata l’idea di festeggiarlo così?
“Salvatore ha fondato a Cremona 35 anni fa l’Accademia Stauffer, da Cremona sono usciti tutti i suoi allievi più brillanti ed il suo legame con Cremona è talmente importante che non vi sarebbe luogo migliore per celebrare una carriera così importante. Seguiranno altri festeggiamenti a Milano, Napoli, Siena, Roma, ma Cremona é la prima data. l’idea quindi di festeggiarlo con l’Orchestra da Camera Italiana, sua terza “figlia” (ndr. Accardo è dal 2008 padre di due gemelle)”
-Come è iniziato tutto? Cosa ha portato da Torre del Greco il talento di Salvatore Accardo a Cremona?
“Una grande amicizia, quella col compianto Andrea Mosconi. Ricordo che Mosconi gli disse <<perché non facciamo qualcosa a Cremona, portando la grande scuola d’archi italiana che ci invidia tutto il mondo?>>, ed insieme all’appoggio del Notaio Gambaro, allora presidente della Fondazione Stauffer, è nata l’Accademia che ha portato in città anche Bruno Giuranna, Rocco Filippini e Franco Petracchi. Lo scopo era quello di portare l’attenzione sui grandi musicisti italiani, quelli del rigore, della grande attenzione al suono, del rispetto nei confronti del testo, quella che è di Abbado, Pollini, Michelangeli.”
-La Fondazione Stauffer sta portando sempre più in alto la qualità della propria formazione con iniziative di grandissimo interesse. Il Maestro come vede proiettata la formazione nel futuro? Terrebbe il medesimo approccio o muterebbe qualcosa nel sistema didattico?
“Una delle peculiarità di Salvatore è sempre stata la curiosità, non gli ho mai sentito dire frasi come <<quando eravamo giovani noi era meglio…>>, tant’è che ha allievi quasi suoi coetanei ma che continua ad avere allievi giovanissimi, l’ultima ora ha 15 anni, segno di una capacità di dare sempre nuovi stimoli per aiutare questi grandissimi giovani talenti a trovare una loro collocazione nella musica. Anche questi ultimi due anni sono stati difficilissimi, e l’Accademia ha messo in campo tutta una serie di strategie per poter ugualmente sollecitare il talento dei propri allievi.”
-L’Accademia Stauffer ha peraltro una formula di completa gratuità verso i propri allievi, senza però penalizzare mai la qualità. Cosa ne pensa?
“L’approccio didattico della Fondazione Stauffer è probabilmente unico al mondo, ed è una cosa incredibile, un miracolo, che gli studenti meritevoli possano ricevere insegnamenti gratuitamente da eccellenze musicali come quelle che propone l’Accademia. Ci sono molte scuole di altissimo livello internazionale, però le alte rette non permettono proprio a tutti la possibilità di iscriversi. Gli allievi che escono dall’Accademia sono ai massimi livelli. Basti guardare nelle più importanti orchestre del mondo, o nei primi posti dei concorsi internazionali, si trova sempre qualche ex allievo della Stauffer, segno che questa formula funzioni e sia fucina di grandi talenti. È un biglietto da visita importante, che proietta Cremona nel mondo. La nuova sede inoltre da un contenitore coerente ad un contenuto così eccellente.”
-Dal 1986 quando Salvatore Accardo approdó a Cremona ad oggi, trova che la città sia migliorata dal punto di vista ricettivo e musicale, o ritiene che fosse maggiormente florida in quegli anni?
“Penso che con l’avvento dell’Auditorium del Museo del Violino con la sua acustica straordinaria ed unica in Europa, la presenza di Cremonamusica, del Conservatorio, del Teatro Ponchielli, della Stauffer, di Musicologia, di Liuteria, Cremona viva veramente un periodo d’oro e che possa finalmente aspirare ad essere una Salisburgo italiana, ancora più bella mi permetto di dire. Il turismo già dimostra quanto respirare per le strade quest’aria di musica, le botteghe liutarie, gli eventi musicali, la renda unica al mondo. È peraltro la città ideale per uno studente, le distrazioni non sono tante, e quindi si riesce a rimanere maggiormente concentrati sugli studi. È poi una città a misura d’uomo, non è dispersiva, è economica, dista pochissimo da Milano, ed ha la meravigliosa Piazza Duomo, una delle piazze più belle d’Europa. Un valore di unicità, quella della città di Stradivari e Guarneri, che il resto del mondo ci invidia e che infatti attrae studenti da tutto il pianeta.”
- Salvatore Accardo nella sua vita artistica ha fatto veramente moltissimo, conserva però qualche sogno nel cassetto?
“Al San Carlo di Napoli ha fatto tanta Opera, oltre ad essersi occupato di musica da camera. È riuscito anche a farmene innamorare. Il suo sogno, tra le tante nuove idee che quotidianamente ha, è quello di poter dirigere la Carmen di Bizet”
Che dire allora, orgogliosi di avere un così grande talento, ormai Cremonese a tutti gli effetti, siamo pronti ad augurare al Maestro Accardo un buon compleanno ed a ringraziarlo per tutto ciò che ha dato alla Musica ed a Cremona in tutti questi anni, certi che ancora ci regalerà grandi emozioni come accade da oltre 35 anni in città e da oltre 60 nel mondo.
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