Collocolo: lo Zini mi è rimasto subito impresso. Con la Feralpi servirà l'atteggiamento giusto
Al termine dell’allenamento mattutino, il centrocampista grigiorosso Michele Collocolo, che in questa prima parte di stagione ha raccolto 17 presenze e 2 reti, è intervenuto in conferenza stampa per parlare della sua esperienza in grigiorosso, della squadra e degli obbiettivi:
Stregato dallo Zini: “Sì, quando ci ho giocato contro mi è rimasto impresso, c’erano 15mila persone e una grande atmosfera. Quest’estate, quando ho ricevuto la chiamata della Cremonese, non ho esitato un solo secondo e ho chiesto al mio procuratore di chiudere il prima possibile. Avevo già questo bel ricordo”.
Calcio e famiglia: “Sì, il merito è soprattutto loro. Mi hanno sempre fatto capire l’importanza del mio percorso e ancora oggi mi sostengono di continuo, stanno attenti a tutto”.
Taranto: “Adesso sto facendo il mio percorso e voglio arrivare il più in alto possibile con la Cremonese. Se poi in futuro dovesse arrivare una chiamata e volessi riavvicinarmi a casa, allora ci penserò. Da piccolo mi capitava di andare allo stadio con mio papà”.
Sul ruolo nello scacchiere di Stroppa: “Mi piace giocare sul centro destra perché ho spazio per attaccare la porta, inserirmi e fare gol. Poi il mister chiede palleggio in tutte le fasi di gioco e bisogna farsi trovare preparati. Sono disposto a tutto”.
Sulla partita con il Venezia: “Ha inserito tanti attaccanti per aiutarci ad allungare la squadra e non restare schiacciati nonostante l’inferiorità numerica, una strategia che ha funzionato. La vittoria ci dà tanta consapevolezza, ma dobbiamo tenere i piedi per terra perché in Serie B tutte le gare sono difficili. Anche contro la Feralpisalò servirà approcciarci con l’atteggiamento giusto e tanta umiltà”.
Sugli obbiettivi: “È il primo anno che gioco in una squadra in cui si è “costretti” a vincere, ma credo sia una cosa bella. Ti porta a spingerti sempre oltre, invogliandoti a dare qualcosa in più a partire dall’allenamento per poter ottenere risultati in ogni gara”.
Caratteristiche: “La forza fisica e la gamba per poter fare entrambe le fasi, inserendomi ma aiutando anche i miei compagni quando c’è da rientrare in difesa”.
Su Sernicola: “Anche lui è un giocatore di grande gamba, a volte sale in attacco lui e a volte invece ci penso io. L’importante è che uno dei due si faccia trovare sempre pronto in area”.
Sull’attacco: “Durante gli allenamenti sappiamo e notiamo quanta qualità abbiamo davanti, e già in quei momenti cerchiamo di concretizzare in tutte le situazioni che proviamo. È l’unico modo per farsi trovare sempre pronti in partita”.
Ci diamo tutti una mano: “Sono stato fuori qualche partita perché la squadra e forte e ci sono tanti giocatori di livello, alla fine questa per me è un’esperienza nuova. Devo apprendere dai più grandi e capire dove posso migliorare nei momenti di difficoltà. Tra compagni cerchiamo tutti di darci una mano, in più a centrocampo abbiamo tanta qualità e l’importante è che chi scende in campo dia una mano alla squadra. Il campionato è molto lungo e sappiamo che possiamo sempre giocare tutti”.
Idoli: “Da piccolo mi piaceva tanto Pogba, poi crescendo ho sviluppato altre caratteristiche. Adesso penso a Valverde del Real Madrid: mi ci rivedo sotto determinati aspetti, chiaramente con le dovute proporzioni”.
Gruppo in continua crescita: “Siamo cresciuti tanto, anche a livello fisico. Contro il Venezia siamo stati in dieci per oltre 40 minuti e abbiamo gestito bene la gara. Durante le soste il mister ci fa lavorare tanto sotto questo punto di vista, così da farci trovare pronti in campionato”.
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