Dal "palco" di Sanremo ai "demoni" del San Nicola: l'acuto di Valoti e la stecca di Bianchetti
In attesa che cali il sipario su Sanremo, è calato quello sul San Nicola, dove è andata in scena la Cremonese del ‘vorrei ma non posso’, che riappare puntualmente quando si tratta di fare quel passo in più che troppo spesso è mancato. Niente che non sia stato già visto, resta l’amarezza di una stagione che per il momento vede i grigiorossi osservare da ‘dietro le quinte’. Una stagione dove la Cremonese avanza ‘Lentamente’ e con i tifosi grigiorossi devono fare i conti con i ‘Demoni’ delle passate stagioni. ‘Grazie ma no grazie’ di Valoti: Prego ma no prego a lei Valoti, per l’inutile prodezza da ‘figurine Panini’. Speriamo nella prossima occasione.
I ‘Cuoricini’ di Johnsen: quinto assist stagionale per il norvegese. Capita che inciampi sulla palla, ma tra una canzonetta di Sanremo ed i cuoricini di San Valentino, trova il suo quinto assist stagionale per Valoti.
La ‘Febbre’ di Bianchetti: gliela si legge in faccia al capitano grigiorosso a fine gara pensando allo ‘sgambetto perfetto’ in cui è incappato.
‘Damme na mano’ di Fulignati: e quello che sembra dirgli il pallone scagliato verso la porta grigiorossa da Benali ad inizio secondo tempo a Fulignati. Lui non se lo fa dire due volte e compie un miracolo.
‘Chiamo io chiami tu’ di Ravanelli: il centrale grigiorosso si perde Dorval per la strada che costerà il pareggio alla Cremo. Le incertezze si pagano care non solo in amore, ma anche su un campo da calcio.
‘Mille vote ancora’ di Stroppa: quante volte mister Stroppa dovrà ripetere ancora le stesse cose alla fine di partite buttate come quella di ieri al San Nicola? Resta la sensazione che giocare con una sola punta, a volte rappresenti un limite per questa squadra. Quante volte ancora mister?
‘L’albero delle noci’ di Vazquez: tornando al trambusto nel finale di gara, c’è un detto che dice che ‘una noce non può fare rumore da sola’ e l’unico santo certificato in distinta a Bari era lo stadio.
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