Il pagellone di Cremonese-Cittadella: bene Tuia, decisivo Ciofani. Male Okereke
Quella di martedì tra Cremonese e Cittadella, vinta dai grigiorossi 2-1, è stata una partita che ha regalato gli ottavi di finale di Coppa Italia, che si giocheranno all’Olimpico contro la Roma.
Se come si usa dire ‘tutto è bene quel che finisce bene’, è d’obbligo analizzare e fare qualche riflessione a freddo su una partita che i grigiorossi, tanto per cambiare, si sono complicati inutilmente, rischiando di trasformare una serata di festa in una, vista la ricorrenza, stile Halloween.
Per farlo è doveroso partire dal presupposto che Stroppa ha schierato un undici iniziale, come peraltro aveva anticipato, composto da chi ha avuto meno spazio in questo inizio di stagione, con l’esordio a difesa dei pali grigiorossi di Jundal e in difesa di Tuia.
Una scelta condivisibile per la necessità di stimolare e responsabilizzare tutti i giocatori disponibili in rosa, che non ha propriamente dato i risultati sperati soprattutto a centrocampo.
La mancanza di Castagnetti e Vazquez, si è fatta sentire: primo tempo senza idee, tanto timore di sbagliare per la mancanza di riferimenti a centrocampo, dove Bertolacci ha fatto rimpiangere Castagnetti ed Abrego Zanimacchia.
In attacco Ciofani, nonostante la tanta panchina accumulata, è stato decisivo nell’indirizzare dalla parte giusta la partita, ma ancora una volta i grigiorossi, sebbene in superiorità numerica, sono riusciti a complicarsi le cose, riuscendo a strappare la vittoria sul 'fotofinish'.
Ancora una volta Stroppa, nel post partita, ha richiamato i suoi ad avere più coraggio e personalità nelle giocate e nell’uno contro uno.
Godiamoci la vittoria e freghiamoci le mani per aver riguadagnato un ‘giro di giostra’ su un palcoscenico che conta, ma ora la testa deve andare a domenica quando allo Zini arriverà lo Spezia di Alvini e la vittoria sarà d’obbligo.
JUNGDAL 6: un paio di volte rischia di farsi tradire dall’emozione ma rimedia in extremis. Sul gol reattivo nella prima respinta, ma non può nulla sulla conclusione di Vita.
SERNICOLA 6: come terzo centrale rende da meno nell’occhio, ma comunque fa il suo lavoro senza combinare guai. Non trova grande affinità con il suo compagno di corsia Sekulov.
LOCHOSVHILI 5.5: la sua fisicità è molto utile alla difesa, ma nel pareggio del Cittadella ci mette del suo perdendosi l’avversario sulla prima conclusione a rete, chiamando un fuorigioco inesistente.
TUIA: 6.5: un bell’esordio, sicuro in entrambe le fasi di gioco, ha dimostrato sicurezza sia in marcatura che in impostazione. Una buona notizia.
77’ RAVANELLI 6: entra ed i grigiorossi prendono gol, sul quale non ha colpe.
COLLOCOLO 6: tiene botta ad un centrocampo organizzato e concreto come quello del Cittadella, ma non riesce ad incidere sulle ripartenze.
59’ VALZANIA 6.5: un ottimo rientro dopo 6 mesi di stop forzato. Una delle note liete della gara, Stroppa gli fa i complimenti nel post-partita. Bene sia in interdizione che in costruzione, prova anche il tiro me senza fortuna. Bentornato.
BERTOLACCI 6.5: ha il merito di sbloccare la partita con una conclusione perfetta, ma, spiace scriverlo, fa rimpiangere Castagnetti. Raramente si propone ai compagni, diventa persino difficile da trovare. Quando ha la palla si limita al compitino e nel primo tempo il gioco ne risente. L’esperienza non gli manca e neppure il carattere: se vuole risalire le gerarchie ci vuole più coraggio.
72’ VASQUEZ 6: smuove le acque fin troppo tranquille del centrocampo grigiorosso, riceve e smista palloni, prova a concludere, ma senza troppa fortuna.
SEKULOV 5.5: parte titolare e ci mette grande impegno, ma senza trovare i giusti tempi e le misure che servono da quinto in fascia. Un motivo in più per dargli fiducia e vederlo crescere.
70’ GHIGLIONE 5.5: in fase difensiva fa qualche errore di troppo, sfiora la rete in una doppia conclusione nel secondo tempo supplementare.
QUAGLIATA 5.5: partita di grande dinamismo e volontà, ma di poca precisione. Tanti cross, ma la maggior parte inerti. Si perde Vita in occasione del pareggio veneto.
ABREGO 5: non riesce a calarsi nella parte che Stroppa gli affida, poco coraggio e tanto timore di sbagliare. Sfiora la rete di testa, nel finale. Per lui vale lo stesso discorso di Sekulov, ma serve più ‘garra’ sudamericana.
TSADJOUT 5.5: si becca un’ammonizione dopo pochi minuti, ha il merito di avviare l’azione del gol, ma poco altro. Sembra aver perso lo smalto della scorsa stagione.
70’ OKEREKE 5: ‘cavallo pazzo’ corre, corre e poi immancabilmente sbaglia la mira. Prima del pareggio granata sbaglia un paio di occasioni a tu per tu con Maniero. Ha il merito di servire la palla decisiva a Coda, che potrebbe ringraziarlo dandogli qualche ripetizione in materia di gol.
CIOFANI 7: torna con la fascia da capitano. Dopo un primo tempo senza squilli, offre la palla del vantaggio a Bertolacci, fa espellere Frare, e serve un paio di palloni d’oro per Okereke.
Un messaggio chiaro a Stroppa e ai suoi detrattori.
106’ CODA 7: due tiri un gol. C’è poco da dire se non che sa essere decisivo in ogni momento, da ogni posizione ed in ogni modo.
STROPPA 6.5: mantiene le promesse, schiera una formazione a dir poco sperimentale, che però gli ha dato modo di vedere all’opera e mettere benzina nelle gambe di chi non gioca quasi mai. Mezzo punto in più per il tempismo nell’inserire Coda.
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