19 gennaio 2025

La Sanse gioca alla pari con Bergamo ma poi cede nel finale 88-71

BERGAMO – Una positiva Impresa Tedeschi Sanse Cremona gioca alla pari per quasi tutta la partita, poi come spesso accade cade nel momento migliore e cede sul campo della Unica Blu Orobica Bergamo che si impone con il punteggio finale di 88 a 71. Per questa gara coach Coccoli deve rinunciare a Dal Cero e schiera lo starting five composto da Belloni, Galdiolo, Grassi, Ivanovskis e Zanotto; mentre dall’altra parte coach Albanesi reduce dalla convincente vittoria esterna sul campo della Social Osa Milano risponde con Simoncelli, Morelli, Dore, Mazzoleni e Markovic. La gara inizia con le due squadre che giocano molto bene in attacco e vede i biancoverdi chiudere in vantaggio di sole 4 lunghezze la 1^frazione sul risultato di 20 a 24. Nel 2°periodo si scatena il capitano di casa Nespoli che sigla 9 punti e la formazione orobica ribalta il punteggio, ma i cremonesi sono sempre agganciati e si chiude sul punteggio di 43 a 41. Al rientro dagli spogliatoi la Tedeschi ribalta ancora il punteggio, ma a questo punto sale in cattedra Turel che sigla 8 punti e riportano avanti gli orobici che al 30’ hanno un vantaggio di due possessi pieni sul 67 a 61. Nell’ultima frazione la Tedeschi prova a recuperare ma la squadra di casa trascinata da Turel grazie anche ad una difesa (solo 10 punti concessi) aumenta sempre più il proprio vantaggio ed il match si chiude con la giovane compagine orobica prevalere con il punteggio finale di 88 a 71.

UNICA BLU OROBICA BERGAMO-IMPRESA TEDESCHI SANSE CREMONA 88-71

PARZIALI: 20-24, 43-41, 67-61

UNICA BLU OROBICA BERGAMO: Simoncelli 10, Odiphiri n.e., Morelli 2, Dore 14, Doneda 2, Turel 14, Mazzoleni 14, Markovic 17, Leoni 2, Dembele 4, Renella n.e., Nespoli 9. All.: Albanesi.

Nessuno uscito per 5 falli.

IMPRESA TEDESCHI SANSE CREMONA: Turin, Belloni 12, Galdiolo 12, Grassi 6, Boschiroli, Ivanovskis 21, Zanotto 7, Fantoma, Comastri 4, Speronello 9. All.: Coccoli.

Nessuno uscito per 5 falli.

ARBITRI: Rossini di Manerbio (BS) e Sabatino di Piacenza.

 

 

Gabriele Grassi


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