Auto, bici e pedoni, slalomisti a Santa Maria della Croce (zona "baciata" dal nuovo sottopasso) tra arbusti "innamorati" e ciclisti contromano...
In via Mulini, chi "viaggia" nel senso corretto di marcia, beh, sovente è suo malgrado (oppure, poiché "Tutto dipende" come canta Jarabe De Paolo, se ama il rischio si gasa nel compiere l'impresa) costretto, a ... improvvisi slalom, come manco Alberto Tomba sugli sci, ai tempi d'oro, tra biciclette contromano (fare il viale del Santuario è troppo complicato?), pedoni lanciati e, arbusti rigogliosi debordanti che "amano", il quartiere di Santa Maria della Croce alla follia. Sì, piante, erbe e verde spontaneo sono innamorati di quello scorcio periferico, e per dimostrare il loro amore, dalle rive delle rogge "saltano" sulle strade per abbracciare il paesaggio con passione e slancio. Nota a margine: la zona, comunque per pedoni e ciclisti resta difficile da raggiungere, causa un sottopassaggio (paradossalmente atteso da anni che ha sedotto e abbandonato quella fetta di città) un pochino da ricalibrare, dato che per queste categorie, sfocia più o meno nel deserto. E quando, ahinoi, gli ascensori del sottopasso (pedo ciclabile) ferroviario, sono fuori uso, la via Mulini "abbracciata", adorata, desiderata dagli arbusti, purtroppo, per i diversamente abili è off limits. E questo è un problemaccio serio.
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