Con Silvano Usini ha acceso la boxe italiana negli anni Novanta, ora Enzo Gigliotti vuole riportare il pugilato al centro del villaggio
Ha entusiasmato sul ring per tanti anni: combattendo, vincendo, soffrendo, esultando e, soprattutto emozionando... tra la metà degli anni Novanta e i primi (abbondanti) anni Duemila, ora, Vincenzo Gigliotti detto Enzo, (è stato un sincero, vero grande amico dell'indimenticabile fuoriclasse del ring Giovanni Parisi), più innamorato e appassionato, di quando combatteva, della noble art, insegna boxe, allena la speranza della boxe mondiale Jonathan Kogasso e ha in testa tante belle idee per provare a rilanciare il movimento. Chiaro, diretto, controcorrente e mai banale: quando parla Enzo, lascia il segno. Proprio come quando metteva a segno, sul quadrato, i suoi colpi incisivi e ad effetto: "Mi piacerebbe, se soltanto qualcuno nell'ambiante mi aiutasse, intavolare una sinergia diretta con gli istituti riformatori italiani, per portare, in quei posti difficili, complicati e problematici la boxe. E chissà, magari questo potrebbe rivelarsi un modo per ricreare, partendo dai giovani, un movimento pugilistico vivo, vivace, propositivo, frizzante, competitivo, inclusivo e, finalmente, studiato ed elaborato, totalmente, sulla meritocrazia. Quando combattevo, mi sono fatto letteralmente il culo, nessuno mi ha regalato qualcosa. E sicuramente, se il sistema allora, anziché i soliti noti, fosse stato vicino a tutti i pugili degni di tale menzione, indubbiamente avrei potuto raggiungere obiettivi più prestigiosi, ma è inutile guardare indietro, meglio andare oltre. E in tal senso tenterò in tutti i modi di avviare, coi riformatori, con le scuole, oppure con chi avrà la pazienza e la voglia di ascoltarmi, il progetto di riportare, il pugilato al centro. Proverò a coinvolgere, in questa mia idea, il mio grande amico Silvano Usini col quale, nei giorni scorsi ho già parlato".
Ah... nella fotografia, Usini e Gigliotti sono a Milano, alla Trattoria di Mare Zio Ninì, insieme a Reynik Balice detto Nicola, il padrone di casa, grande appassionato alla nobile arte pugilistica.
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