Crema, Il Borgo mormora: ma perché un centro d’accoglienza al posto della casa parrocchiale?
In via Borgo San Pietro, praticamente in centro storico a Crema, quindi, l’attuale casa parrocchiale, con un investimento, della curia cremasca di circa 300mila euro, dovrebbe trasformarsi in un vario centro d’accoglienza con mensa e posti letto per i bisognosi e un punto per la cura dalle dipendenze. È stato, a quanto pare, il vescovo Daniele Gianotti a illustrare il progetto, al consiglio pastorale locale nei giorni scorsi. E la gente del Borgo, nel frattempo già mormora scontenta e a breve, contro questa ipotesi, dovrebbe partire una raccolta firme. Tutto questo quando da qualche settimana, nel quartiere cittadino si era attivato un movimento teso a riportare in auge quello scorcio cittadino (un primo passo è stato la restaurazione del portone d’ingresso della chiesa) oggi un pochino dormiente, poco vissuto e viziato dal traffico (dal lunedì al venerdì in concomitanza con l’ingresso e l’uscita dalla scuola pubblica ubicata proprio a pochi metri dalla chiesa, la situazione è complicata assai), da parcheggi selvaggi (via San Bernardo), dall’invasione dei piccioni, e da altri problemi più o meno complicati. Insomma, quelli del Borgo San Pietro a Crema mugugnano e non ci stanno. E non è soltanto una questione di razzismo, ma di punti di vista o svista.
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