Crema invasa da turisti sulle tracce del film ‘Chiamami col tuo nome’. La Bonaldi ricorda i lamentosi del centrodestra. Ma dimentica i commercianti radical chic. Cremaschi? Strana gente
"Io me la ricordo ancora la consigliera comunale che chiedeva di ristorare i negozi e i residenti di piazza duomo per mezza giornata di chiusura (di lunedi mattina!) per girare alcune scene del film.
Così come le interrogazioni consiliari per chiedere conto dei circa 18 mila euro spesi per facilitare le riprese con alcuni lavori stradali e per ottenere dalla produzione del film alcuni vantaggi per la città (immagini esclusive per promozione territoriale, citazioni nei titoli di coda, prima nazionale a Crema col cast).
Mai un piccolo, piccolissimo investimento ha fruttato tanto, in termini di marketing territoriale, con numeri ancora strabilianti e sono contenta che sia PRO LOCO CREMA APS sia il Comune di Crema con l'assessore alla Cultura Giorgio Cardile in testa sappiano ulteriormente valorizzare questo elemento a beneficio della accoglienza e ricettivita' turistica cittadina.
Anche perché certo che il volano è il film, ma Crema con la sua bellezza e il suo dinamismo fa la sua splendida parte!"
Così postò via social l’ex sindachessa di Crema, oggi dirigente del Pd, Stefania Bonaldi. Comunque all’epoca, ad alzare la voce contro il set cinematografico che caratterizzava il centro storico di Crema, oltre ad alcuni esponenti del centrodestra, beh ci furono anche i soliti commercianti, radical chic, ma che credono, convinti, di essere dall’altra parte politica (centrodestra)….Cremaschi? Strana gente…
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