24 febbraio 2023

Lo scrittore Paolo Pissavini: “Quando chiude un’edicola, si chiudono anche i nostri sogni”

Non era la mia edicola quella di Dario, a Porta Ombriano (Crema), perché, per una vita, ho sempre acquistato fumetti, giornali e riviste dal suo collega in Piazza Fulcheria, subentrato al padre, Tiberio.
Mi ha però egualmente turbato questa foto, dello smantellamento del piccolo grande luogo dove ciascuno di noi andava a comprare i suoi sogni; una volta bastavano cento lire.
Prima Topolino, poi Tex, Zagor, Dylan Dog, Alan Ford, l'Uomo Ragno, Fantastici Quattro, Nathan Never, Yulia e mille altre fantasiose meraviglie su carta stampata.
A casa mia ho ancora circa duemila fumetti e cinquecento romanzi di fantascienza, per lo più Urania.
Anch'io ho smesso di comprare fumetti.
Non faccio sogni nuovi, ma indugio su quelli che avevo già coltivato, andando a riprenderli, coccolandoli e ammirandoli nelle mie librerie.
La nostalgia è un'amica che ti ammalia e ti dona compagnia”…

Così postò via social lo scrittore (e carabiniere in pensione) Paolo Pissavini

 

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti