Luigi Dossena: “Alla festa dei dieci anni del restauro della statua di Vittorio Emanuele II ho visto cose che non capisco. Ringrazio L’Araldo di Mario Cassi”

Sabato mattina scorso a Crema, sono stati celebrati i dieci anni del ricollocamento della statua, scolpita dall'artista Francesco Barzaghi, di Vittorio Emanuele II. 

Dieci anni fa un comitato ne promosse il restauro. E' stato necessario, per il recupero del monumento, ricomporre tutti i pezzi che formavano la statua e il basamento che, in seguito dell’attentato del 1946, resti dimenticati, abbandonati nel giardino retrostante la sala Pietro da Cemmo al Sant’Agostino. Luigi Dossena, cremasco del fare, appassionato studioso di storie cremasche, ex politico militante  e convinto bossiano della prima ora, invitato da Mario Cassi: esponente dell’associazione culturale L’Araldo, nel 1998, nelle vesti di consigliere provinciale, si adoperò molto, con l’allora presidente della provincia Corada per il recupero della statua, e in merito alla recente mattinata del 9 settembre ha qualcosa da dire: “Davvero, non voglio fare polemica e ringrazio di cuore Cassi per avermi invitato alla cerimonia. Ma nel pieno rispetto della memoria, proprio non capisco cosa ci facevano, in piazza Aldo Moro, l’ex sindaco Bruno Bruttomesso e Antonio Agazzi. A mettere in moto il restauro della statua di Vittorio Emanuele II fu un mio esposto all’amministrazione provinciale dell’epoca. Oggi non mi appassiona più la politica e non commento la Lega di Salvini, ma resto un convinto ammiratore di Umberto Bossi e della sua e nostra Lega Lombarda che fu”.