Manca chiarezza sul Centro di Accoglienza San Pietro pensato vicino alle scuole? Davvero funzionerà pure per cura delle dipendenze?
Sì… è molto impattante, il progetto, spiegato un po’ in fretta, in modo generico, senza entrare nei dettagli e non a tutta la cittadinanza, teso a trasformare la casa parrocchiale di Borgo San Pietro, quartiere e omonima strada a due passi da piazza Duomo e dai giardini di Porta Serio (posticino un pochino malfrequentato, no?), in una variegato centro di accoglienza con dormitorio, (ma l’ex punto di via Civerchi è al centro di operazioni immobiliari?), mensa e posto per la cura (la cooperativa Bessimo) delle dipendenze: quali? Decisamente, la nuova struttura, sarà appunto molto “invasiva” (termine forte, ma rende l’idea) per quello scorcio cittadino, senza dimenticare che a pochissimi metri, da anni funziona la scuola elementare, con annessi problemi di traffico e parcheggi selvaggi che, in determinati giorni della settimana, già complicano il passaggio ad auto, ciclisti e pedoni in determinate fasce orarie.
Queste ed altre cose sono ben descritte dagli abitanti del Borgo (non hanno schifo della povertà, temono problemi di sicurezza e il peggioramento della qualità della vita) in un volantino, opuscolo ben argomentato e chiaro. Mentre non è arrivata sin qui chiarezza d’intenti, da chi vorrebbe stravolgere la casa parrocchiale con modalità straordinarie allestendo, un complesso centro d’accoglienza e recupero, dimenticando che trattandosi appunto di un’opera complessa, questa forse andrebbe allestita in altre di Crema più idonee.
Ah … a chi dice che in via Civerchi tutto è filato liscio, mah forse, per aver chiaro il quadro, doveva fare un giro in quella zona cittadina al mattino presto, quando gli ospiti lasciavano la struttura per farvi ritorno alla sera.
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