Roberta Schira, faro e Gran Maestro della Confraternita del Tortello tra un libro squarciante e una nuova tendenza PopRock...
"Sta suscitando più attenzione questo mio ultimo libro che tutti i precedenti"... mi raccontava qualche giorno fa Roberta Schira, un po' sorpresa, ma in fondo anche lusingata, giacché deve ancora nascere un autore che non sia felice del successo di un suo testo. In effetti, l'argomento de Il Libro delle Frattaglie fino a qualche tempo fa non avrebbe destato un simile interesse, il quinto quarto era considerato poco o nulla, una specie di retaggio del passato povero sopravvissuto solo in qualche macelleria periferica e in estinzione, o una ghiottoneria per crapuloni retrò. E... c'è tutto nel volume in oggetto: intanto, uno stile elegante e un approccio didattico ma per nulla accademico, che sono propri di Roberta Schira. Poi c'è tanta competenza tecnica "sul campo", garantita anche dalla presenza del gran macellaio Franco Cazzamali quale garante di un viaggio golosissimo tra animelle, bottarga, creste, cuore, fegato, guance, lingua, milza, omento, orecchie, piedini, polmone, rognone, testa, testicoli, trippa, zampe. Il libro si propone innanzitutto di far conoscere tale quinto quarto in tutti i suoi aspetti; sfatando i luoghi comuni, i due autori ci dimostrano quanto le frattaglie siano sane, nutrienti e sostenibili. Grazie alle oltre 350 ricette, attinte dalla eccezionale tradizione italiana ma arricchite anche da proposte innovative di chef, esplorano un patrimonio di gusto straordinario, da valorizzare già perché è buonissimo (poverino chi lo ritiene indigesto o persino ripugnante), poi anche perché ben rientra in un approccio verso la sostenibilità al quale siamo tutti chiamati a incamminarci. Il Libro delle Frattaglie (pagine 352, prezzo 18,90 euro) è edito da Vallardi, che ha ripreso un antico lavoro pubblicato nel 2008 da Salani. Da quel precedente recupera anche qualche contributo: tra questi, quelli sull'abbinamento frattaglie-vino, firmato dall'indimenticato Davide Oltolini. Che abbiamo così incontrato nuovamente, con gioia.
Così scrisse, sul sito Identità Golose, Carlo Passera. A proposito, la Schira, scrivendo quanto segue, lo scorso 25 dicembre, sotto la fotografia di un bel panino imbottito, con uno sfavillante, solare sfondo marino ligure:
"Da qualche anno abbiamo preso l'abitudine Monsieur ed io di consumare il pranzo di Natale con un panino sulla spiaggia della nostra Liguria. Nulla è più prezioso".
Eh già, così postò via social Roberta Schira, Gran Maestro della Confraternita del Tortello (ne è la colonna portante, il faro illuminante). Lei e Monsieur Antonio Bozzo, suo marito, formano la coppia più bella del giornalismo Italiano. E dettano tendenze gastronomiche... PopRock! E aggiungiamo noi, se il panino fosse con la mortadella, (e bagnato dallo Champagne) beh sarebbe la fine del mondo, no?
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