19 novembre 2025

Silvano Usini, da "Zio Ninì" a Milano, la Trattoria amata dai pugili: "Basta show con Youtuber, la boxe punti solo sui pugili veri come Kogasso"

Nei giorni scorsi, l'Ansa, ripresa da Dagospia scriveva in pratica che, la ... "Nobile arte che affonda le proprie radici nel mito di Olimpia e dell'antica Grecia o show business 'all'americana' che frutta milioni di dollari a sponsor e pugili. La boxe sta cambiando pelle. E, con buona pace dei puristi, sembra sempre più scivolare verso uno spettacolo. L'ultima conferma arriva dalla risonanza che ha ottenuto ed ottiene ancora Jake Paul, eccentrico pugile (sfidò in un match show pure Mike Tyson) ma soprattutto youtuber, che sta facendo impazzire appassionati e sponsor. Paul affronterà il prossimo dicembre una leggenda del pugilato come Anthony Joshua. Tutto con la sapiente regia di Netflix". Al campionissimo di pugilato, Silvano Usini da Monte Cremasco, ex pugile, oggi carrozziere a Bagnolo Cremasco, di questa trovata business mediatica abbiamo chiesto cosa ne pensa: "Non servono a nulla queste esibizioni commerciali. La boxe sta attraversando un momento difficile, ma in Italia qualcosa di costruttivo si muove grazie al movimento The Art of Fighting. E la strada da intraprendere, per rimettere in moto il sistema è appunto questa. Seguo sempre con attenzione il boxeur Jonathan Kogasso, allenato dal mio amico Vincenzo Gigliotti. E il massimo leggero congolese, ma ormai italiano, ha davvero numeri interessanti". Kogasso, rappresenta l'immagine positiva del pugilato, quella che sul ring a volte rimane sepolta sotto il tappeto degli stereotipi e dei pregiudizi. Lui e Gigliotti lavorano insieme da tanti anni, col secondo che ha sempre creduto nelle potenzialità del primo. E Silvano Usini, dal suo buon ritiro gastronomico milanese: l'Osteria Zio Ninì a Milano in via Tibullo 10, ecco ha appunto evidenziato il buon lavoro portato avanti da Kogasso con Gigliotti. La friggitoria e trattoria di mare, meneghina del, mitico appassionato di pugilato Reynik Balice detto Nicola, come hanno scritto sul "Gambero Rosso", coi suoi tavoli vicini, l'ambiente chiassoso, le pareti dipinte, le reti da pesca appese, il banco del pesce all'ingresso, se non badate alle formalità ma puntate dritti alla sana, vera e gustosa sostanza è il posto che fa per voi, tra i crudi, i, ricci, gli scampi, i gamberi, le cozze, le ostriche, la pasta "alla fantasia dello zio", la frittura mista, la pasta allo scorfano e il sushi pugliese, tutto in porzioni molto generose, a prezzi pop, da Chapeau.

 

 


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