Silvano Usini ricorda Nino Benvenuti: "Era un grande e per me aveva sempre parole buone. Oggi la Boxe italiana è soprattutto Jonathan Kogasso"
L'ex pugile e opinionista sportivo Nino Benvenuti, purtroppo è morto a Roma a 87 anni lo scorso 20 maggio. Era nato ad Isola d'Istria il 26 aprile del 1938, un predestinato, oro olimpico e premiato come miglior pugile di Roma 1960. Era ricco di personalità e talento, a volte sfrontato, bello, dalla parola facile, tanto da definirsi "un gran chiacchierone". Insomma, il fidanzato d'Italia negli anni del boom e del ritrovato orgoglio nazionale. Un campione sul ring, con il titolo mondiale dei superwelter dal 65' al '66 e dei medi tra '67 e '70. Un personaggio da copertina anche fuori dal quadrato. Ebbene, il cremasco Silvano Usini, ex campionissimo della Noble Art, Benvenuti lo conosceva bene. Ecco un suo ricordo: "Era un grande Nino. Lo ricordo con piacere, nelle vesti di opinionista, sul ring o direttamente ai suoi bordi, quando combattevo. Amava parlare e per me aveva sempre belle e buone parole di stima, stimolo e incoraggiamento. Benvenuti ha fatto la storia della Boxe, un mondo oggi da ricostruire in Italia, anche se oggi, il circuito Taf (The Art of Fighting), ci prova nel proporre qualcosa di diverso e costruttivo. Seguo, da lontano, il campione Italiano dei Massimi Leggeri, Jonathano Kogasso, allenato dall'amico ed ex collega Vincenzo Gigliotti e mi piace un sacco".
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