Stefania Bonaldi, paladina dei diritti civili, accolta come una Rockstar alla festa delle Famiglie Arcobaleno
"L'accoglienza che mi è stata riservata alla festa delle Famiglie Arcobaleno in Lombardia è stata commovente, uno di quei momenti che rimarranno scolpiti nella memoria del cuore.
Ho potuto reincontrare numerose famiglie, rese effettivamente tali, anche per la legge, grazie al riconoscimento del secondo genitore da me raccolto e registrato come ufficiale di Stato Civile quando ero sindaca, così come altre che hanno fatto lo stesso percorso presso altri Comuni.
Non mi capacito tutt'oggi di come lo Stato e le Istituzioni possano negare ai bambini e alle bambine delle famiglie arcobaleno un diritto fondamentale, quello di vedere riconosciuto il legame con le due persone che li hanno voluti al mondo. Non sono ologrammi, che piacciono tanto agli integralisti, sono bambini e bambine in carne ed ossa, depositari di diritti come ogni essere vivente e nessuna Istituzione può negarli, perché significa privarli dell'identità e della dignità.
Sono stata festeggiata, coccolata, esaltata come se le mie fossero state azioni eroiche, certamente mi ha emozionata e onorata, ma non c'è alcun eroismo nel riconoscere qualcosa che è dato per sempre, un diritto non è e non deve essere una gentile concessione.
C'è un solo modo per superare la barbarie del mancato riconoscimento di queste famiglie, che quanti più comuni operino questi riconoscimenti, possibilmente non solo per le famiglie residenti, perché questa è una ulteriore discriminazione, e che la società civile tutta, molto più avanti del legislatore, si prenda carico dell'ingiustizia di questi 'diritti incustoditi' e insieme, comuni e cittadini, si faccia pressione sul Parlamento, più volte sollecitato dalla Corte Costituzionale a disciplinare la materia e sanare questa ferita profonda.
Per quanto mi riguarda, questo rimarrà per me un fronte di battaglia, perché riconoscere diritti è il modo di amare delle istituzioni.
Ringrazio Maria Elena Mantovani che mi ha invitata e per il dono, assolutamente originale che mi ha fatto, un bastone da montagna impreziosito da parole di Gandhi da lei incise, e con lei tutta la Associazione e le famiglie che mi hanno fatto sentire zia di tutti i loro bambini e ragazzi".
Così postò via social, domenica scorsa, Stefania Bonaldi pro Majorino alla presidenza della Lombardia e pro Schlein alla guida del Pd…
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