Tutti insieme appassionatamente, per magari fare i conti poi, purché non vinca la destra fascista. È questo che il Pd chiede al M5S in Lombardia?
"Ringrazio il quotidiano La Provincia di Cremona per questa intervista sulla possibile alleanza programmatica PD e M5S in Lombardia con Pierfrancesco Majorino candidato presidente.
D. Scrivi di essere convinta dell'importanza di un'alleanza su basi programmatiche, ma davvero su autostrada Cremona Mantova, politiche agricole e termovalorizzatore, il Pd può trovare la quadra con i Cinque Stelle?
R. Le persone responsabili si distinguono dagli incoscienti per tante ragioni, la prima delle quali è l’attitudine a imparare dalla realtà. Il 25 settembre abbiamo imparato che le ragioni delle parti deve cedere il passo all’interesse generale, altrimenti ci saranno repliche sempre più drastiche.
I risentimenti, i protagonismi, gli egoismi e, lasciamelo dire, l’immaturità di molti soggetti, hanno fatto si che l’Italia cadesse in mano a un governo a maggioranza fascista. Se torniamo a ragionare come adulti e la smettiamo di giocare col fuoco, si trovano tutti gli accordi che si vogliono trovare. Vale per noi, vale per i 5 Stelle, vale per chiunque abbia la pretesa di occuparsi di interessi collettivi. È tempo di dimostrare che l’incidente delle politiche è stato una fonte di apprendimenti.
D. E a livello personale, come gestire i rapporti con chi per dieci anni ha sempre e comunque contestato ogni tua scelta da sindaca?
È proprio questo il punto, capire che le beghe di paese sono le beghe di paese, ma che gli interessi della gente devono ritrovare il primato nel confronto politico. Detto questo, le persone che mi stavano sulle scatole continueranno a mantenere saldamente la posizione, quello che conta è che si facciano le cose per bene quando ci si occupa del Paese.
D. Questa alleanza non ha già sostanzialmente fallito con il Conte 2 e poi nel Lazio?
R. Coi 5 Stelle al momento non esiste alleanza organica, dunque si procede per specificità, quella Lombarda sembra essere partita bene, vediamo come va a finire con l’incontro fra Majorino e Conte previsto in settimana, mi pare che di certezze nessuno possa esibirne. Certo, se si vuole tornare a vivere in un paese collocato nel 2022 e non nel 1922, occorre che si diano delle certezze all’elettorato e non si giochi al videogame dei sondaggi, perché contano i voti espressi dagli elettori, almeno fino a quando non si torna votare. In questo momento il Pd è un partito sospeso, alla vigilia di un cambiamento importante, tuttavia, solo un pazzo penserebbe che i sondaggi di questi giorni saranno gli stessi all’indomani del congresso. Quindi, rilassiamoci tutti".
Così postò via social Stefania Bonaldi, in campagna elettorale da una vita, nella fattispecie per Elly Schlein alla guida del Pd e per Majorino, per il quale sarà nel listino, governatore della Lombardia.
Ora detto che è tutto da vedere quale valore aggiunto porterà, in cabina elettorale, un’eventuale partnership alla ‘tutti insieme appassionatamente per fare i conti poi’ tra Dem e M5S, mah non è che forse, pur moderna e modernista, la Bonaldi fa il vecchio errore che il Pd commette sin dalla sua nascita? Di quale sbaglio stiamo parlando? Beh, come tanti illustri predecessori, l’ex sindaca di Crema grida al pericolo della Destra fascista al potere, ma parallelamente non indica cosa, concretamente, cambierebbe con l’avvento del centrosinistra alla guida della Lombardia…
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commenti
Pierpiero
22 dicembre 2022 09:57
Eh, appunto.
Se capissero che non basta strombazzare il "pericolo" del diavolo fascista (ma fascista dove???) ma pensassero a presentare programmi alternativi e fare una opposizione seria sul merito e sui contenuti, magari riavrebbero un seguito dagli elettori.
Che francamente si sono stufati del "comportati bene in cabina elettorale oppure arriva l'uomo nero". Gli italiani son cresciuti, i sinistri non sembrano riconoscerlo.