"Biometano, chi parla di compensazioni sa già che ci sarà un danno. Noi qui questo impianto non lo vogliamo". In tanti all'assemblea a Gerre
Duecentotrentotto persone presenti, in 104 hanno lasciato nome, cognome e indirizzo per essere informati e mobilitarsi con il Comitato. “La libertà è partecipazione” cantava Gaber e ieri sera, in tanti nella Palestra del Bosco ex Parmigiano hanno partecipato e si sono mobilitati per “dire no” in assoluta libertà ad un impianto industriale imposto da A2A e accettato supinamente dal Comune di Cremona. Cittadini qualsiasi residenti nel Comune di Gerre ma anche a Bonemerse, a Battaglione, in via Giordano e alla Villetta. Il primo incontro pubblico di BiometaNO non poteva avere risultato migliore come partecipazione. A fare gli onori di casa il sindaco Michel Marchi, il primo a mobilitarsi contro questo impianto, il terzo che tratta rifiuti a ridosso delle case dopo l'inceneritore e l'impianto a biomasse. Senza troppi giri di parole Marchi è entrato subito nel tema.
"Il Comune di Gerre solo nel momento in cui la Provincia ha avviato il procedimento. La cittadinanza solo a valle di alcune plateali esternazioni. Chi però propone questo impianto, e il Comune che lo dovrebbe ospitare, sapeva da tempo e sostiene l’operazione. Diciamocelo francamente: se questi due fattori non avessero avuto un eco importante la procedura sarebbe probabilmente passata, nel silenzio generale, come è già avvenuto in passato. - ha detto il sindaco di Gerre - E qui la prima domanda: perché questo silenzio? Sono stati più volte accusato di una scarsa attenzione istituzionale mentre mi esponevo su questo tema. Mi chiedo se non sia altrettanto poco istituzionale decidere di un impatto così impattante per il territorio tra quattro mura senza mai coinvolgere la cittadinanza e la politica nei processi decisionali. Credo che su questo tema ci sia ancora tanta strada da fare. Si tratta di provare a guardare oltre i confini del proprio Comune, in un contesto territoriale il più vasto possibile dove le scelte di uno si riflettono anche sui più prossimi vicini. E non mi riferisco solo a questo specifico caso. Questo spesso manca".
"Quando ho chiesto chiarimenti al Comune di Cremona è stata organizzata una riunione verso fine novembre. Al termine della stessa ci eravamo ripromessi un secondo incontro prima di Natale. Ma ciò non è mai accaduto fino allo scorso 11 aprile, con le carte già ampiamente scoperte. - ha detto ancora Marchi. E poi i dati, quelli che indicano un inquinamento dell'aria pesante nel nostro territorio per cui non possiamo più sbagliare e un sindaco deve farsi interprete delle sensibilità della sua gente. Poi un accenno all'impianto perchè sulle sue caratteristiche relazioneranno altri. "Nel merito del progetto una delle principali critiche che diversi soggetti hanno mosso riguarda l’impatto odorigeno, la puzza insomma! “odori tipici del comparto agricolo” sono stati definiti da alcuni esperti. Ho provato a divertirmi analizzando gli elaborati che erano stati messi a disposizioni e provando a tracciare gli anelli dell’impatto che solitamente si estendono fino a 2 km dall’impianto. Sapete con che cosa coincide l’anello dei 2 km? Con piazza del Duomo a Cremona. Il Comune di Gerre, tanto per chiarire, ha una buona parte di paese fuori dall’anello dei 2 km. Ma la questione della collocazione è uno dei grandi temi di questa battaglia. I residenti di via Bosco, che per vario motivo, frequentano molto di più Gerre che Cremona, non possono essere ancora una volta messi nelle condizioni di essere vittima di circostanze a loro lontane".
E poi l'attacco duro a chi parla di compensazioni. "Come è possibile che un Sindaco o un Amministratore parli già di compensazioni? Che cos’è una compensazione? Definizione dellla Treccani: “dal lat. compensatio - in generale, l’atto di compensare, di ristabilire un equilibrio; ogni operazione che serva in qualche modo a bilanciare una differenza”. In sostanza: nel momento in cui ognuno di noi, in questo momento, parla di compensazioni, decreta la presenza di un danno. Quindi parlare di compensazioni conferma che già sappiamo che questo impianto ci farà del male e cerchiamo di capire come trarre vantaggio dal fatto che comunque si farà. Questo è un concetto e un metodo profondamente sbagliato. In passato, e cito l’inceneritore solo per vicinanza e assonanza, si è raggiunto un accordo compensativo, peraltro tuttora valido, ma alla fine del percorso."
"Se oggi un Sindaco o un Amministrazione accetta di parlare di compensazioni prima di vedere il progetto, decreta un danno al proprio territorio, abdica alla speculazione ai danni della gente, e accetta che in qualche modo la cosa si sistemerà, di solito con dei soldi o quale opera. Ritengo che, in questa fase, a bocce ferme, sia più giusto parlare di bilancio ambientale, sociale, economico e sanitario sostenibile: ovvero una serie di condizioni che ci dicano che alla fine del ciclo, il territorio non ha un danno ma un beneficio. Non so dire oggi come e se questo bilancio sia raggiungibile, e come me credo nessuno" .
Il Comitato BiometaNO avrà personalità giuridica e parteciperà, quando A2A presenterà un nuovo progetto in Amministrazione Provinciale, alle sedute per la Valutazione di Impatto Ambientale. E l'averla ottenuta è già una prima vittoria della mobilitazione di queste settimane.
E' toccato poi all'ex sindaco di Vescovato Maria Grazia Bonfante mettere in risalto le caratteristiche dell'impianto che A2A vorrebbe realizzare in via Bosco, "per semplice business non certo per ragioni ecologiche". "E' un impianto speculativo che costerà oltre 12 milioni di euro per ottenere biometano che costerebbe il 400% in più di quello fossile", ha detto tra l'altro. E' toccato poi a Luigi Lipara, ex consigliere comunale a Cremona e uno dei primi ad aderire al Comitato. "Non sarà facile fermare un progetto che muove così tanti soldi" ha detto ma ha anche stigmatizzato l'assurdità di voler affiancare questo impianto ad altri esistenti mettendoli in connessione, tra l'altro in una zona in cui respiriamo un'aria tra le peggiori d'Europa.
Sono poi seguiti interventi di cittadini e di rappresentanti di Comitati ambientalisti (tra cui Laura Corsini, portavoce del comitato di Calcinato e Marco Pezzoni del coordinamento delle associazioni cremonesi per l'ambiente). Diversi i politici presenti tra cui i consiglieri comunali di Cremona Roberto Chiodelli, Luca Nolli e Federico Fasani tutti dell' opposizione in Consiglio Comunale, Francesca Berardi, già attivista del Comitato per l’Acqua Pubblica, segretaria di Rifondazione Comunista. Era presente anche il sindaco di Bonemerse Luca Ferrarini che già ha preso posizione sulla vicenda.
Le fotografie e il video sono di Gianpaolo Guarneri (FotoStudio B12)
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