"Complimenti, Meraviglioso! Vai avanti così": sul Lago Branchino per un nuovo saluto a don Pietro Samarini; in una targa incastonata nella roccia, le ultime parole del sacerdote
Alcune persone di Spinadesco e di Cremona hanno voluto omaggiare nuovamente la memoria di don Pietro Samarini e l'hanno fatto, recandosi sulle Alpi Orobie, dove, nel Luglio scorso, si è bruscamente interrotta la sua avventura umana. Domenica scorsa, Emy Caviglia, Florindo e Roberto Chiappani, Alessandro e Daniela Collini, Giuliano Grassi, Marco Mazzoni e Sergio Zoppi hanno raggiunto in auto Valcanale (una frazione di Ardesio, in provincia di Bergamo), per poi proseguire a piedi fino al rifugio Branchino, che sorge vicino al lago omonimo. Gli amici avevano infatti bisogno di sapere dal rifugista, che quel triste giorno allertò i soccorritori, la zona in cui don Pietro è stato colto dal malore fatale. Negli zaini, la comitiva ha infilato gli strumenti di lavoro necessari (tra cui un flessibile e del cemento), per incastonare nella roccia una targa in alluminio, a testimonianza imperitura del proprio affetto per don Samarini. La piastra rivisita e personalizza le parole contenute nel messaggio ("Complimenti, Meraviglioso! Vai avanti così"), che don Samarini inviò al giovane “collega” don Giuseppe Valerio poco prima di spirare e che il Vescovo Antonio Napolioni ha ripreso nell'omelia funebre. Vi si legge: "COMPLIMENTI caro don Pietro per la tua vita di prete semplice, autentico, generoso, fraterno, schietto. MERAVIGLIOSO lo scenario di montagna, che tanto amavi, nel quale il Signore ti ha portato via con sé. VAI AVANTI COSÌ: ora, aiuta noi a proseguire sulle nuove vie dell'evangelizzazione, che ci hai guidato a ricercare".
Roberto Chiappani, uno dei promotori dell’iniziativa, dichiara: “È stata una giornata bellissima, carica di emozioni forti e contrastanti: abbiamo provato una grande soddisfazione ed una straordinaria pace interiore per la riuscita dell’impresa, ma anche una commozione travolgente, per esserci trovati faccia a faccia con un dolore ancora molto intenso”. Per Chiappani e per altri componenti del gruppo si tratta del secondo gesto commemorativo. A fine Agosto, la squadra “Cicloturismo San Martino si era infatti recata in bicicletta da corsa al cimitero di Genivolta, per pregare sulla tomba di don Samarini e per inaugurare la festa dell’oratorio con una dedica a colui che ha retto la comunità spinadeschese dal 2004 al 2019, per poi passare il testimone a don Fabio Sozzi (https://cremonasera.it/cronaca/la-festa-dell-oratorio-di-spinadesco-nel-ricordo-di-don-pietro-samarini-a-genivolta-i-corridori-del-cicloturismo-san-martino-hanno-lasciato-fiori-sulla-sua-tomba-durante-la-preghiera). Per la primavera o per l’estate 2026, si pensa di riproporre l’escursione alpestre, allargandola a quanti vorranno unirsi per un saluto speciale a don Pietro, nel luogo in cui è scomparso a sessantotto anni.
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