1 ottobre 2022

"La morte bianca" bronzo di Mario Coppetti collocato all'ingresso del Liceo Scientifico Aselli di via Palestro. Monito e ricordo dell'artista che amava la libertà

"La morte bianca", lo splendido bronzo di Mario Coppetti che apriva la mostra antologica di questa primavera nelle sale del Museo del Violino, è stato collocato - per volere della famiglia - all'ingresso del Liceo Scientifico Aselli di via Palestro. E' una testimonianza, un segno, una presenza in un luogo che ha visto il professor Coppetti insegnare disegno e arte a diverse generazioni di studenti. Nelle prossime settimane avverrà l'inaugurazione ufficiale. L'opera realizzata nel 1994 raffigura un alpino morente per assideramento durante la campagna di Russia della seconda guerra mondiale. Il pathos della scultura farà senza dubbio pensare non solo a quanto accaduto ottant'anni fa ma a ciò che sta ancora succedendo in quelle terre con la guerra in corso tra Russia e Ucraina, i bombardamenti, i morti, la disperazione, le distruzioni e l'inverno in arrivo tra bombe e minacce. Scultore di grande maestria, tutta l'arte di Coppetti è comunque fusa, inscindibile, con la sua storia personale, con la sua passione civile, con le sue battaglie civiche e di libertà ed è legata strettamente a Cremona, alla nostra città. Mario Coppetti è stato un patriarca della nostra città, un custode e una memoria dell’arte, della storia e dell’impegno civico. Quindi la presenza di quest'opera davanti alla scuola vuole essere memoria non solo artistica ma anche ricordare quest’ uomo carico di storia, di talento, di arte, di sofferenza e di carattere. Ricordando le sue battaglie di libertà e il suo alto senso di servizio pubblico alle generazioni più giovani.

 

 

 

M.S.


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commenti


michele de crecchio

1 ottobre 2022 22:44

Mi pare finalmente una ottima localizzazione. Ho sempre pensato che questa area verde, interclusa tra scuole e recinta (che già peraltro da tempo ospitava anche un'altra opera di Coppetti) fosse ben più adatta ad essere intitolata al nostro ottimo concittadino, invece del non lontano, orrendo e ancora non sanato "guasto urbano" prodotto dalla sciagurata demolizione del Supercinema, un vuoto orrendo, inopportunamente definito "piazzetta Coppetti", illusoriamente già destinato a "spazio giovani" ed oggi, di fatto, affittato alle antistanti pizzerie!