9 aprile 2025

"La musica del quorum": sabato 12 aprile musica, parole e partecipazione in Largo Boccaccino. Prende il via la campagna referendaria del "Comitato 5 sì" Cremona

Sabato 12 aprile, a partire dalle ore 16:00 in Largo Boccaccino a Cremona, prende ufficialmente il via la campagna referendaria del comitato locale con l'iniziativa "La musica del quorum!".

Un pomeriggio pensato per unire impegno e convivialità, con dj set, food truck, area bimbi e momenti di approfondimento per dire con forza che il voto è la nostra rivolta. In vista dei referendum dell'8 e 9 giugno, l'obiettivo è costruire una partecipazione larga, consapevole e determinata.

I cinque referendum parlano di lavoro, di diritti, di dignità, di futuro. Vogliono restituire giustizia sociale in un Paese sempre più diseguale, in cui precarietà, licenziamenti facili e sfruttamento sono diventati la regola. Vogliono riconoscere pienamente la cittadinanza a chi vive e contribuisce da anni alla nostra società. Parlano di un'Italia diversa: più giusta, più solidale, più umana.

Nel dettaglio, si chiede di votare "sì" per 

  1. Cancellare le norme del Jobs Act sui licenziamenti, per restituire ai lavoratori le tutele contro i licenziamenti aggiungerei "giudicati" ingiusti.

  2. Eliminare il tetto all'indennizzo per chi viene licenziato senza giusta causa nelle piccole imprese.

  3. Limitare l'abuso dei contratti a termine, per tornare a un lavoro stabile, non usa e getta.

  4. Ripristinare la responsabilità solidale del committente negli appalti, perché chi appalta non possa lavarsene le mani.

  5. Dimezzare da 10 a 5 anni l'attesa per ottenere la cittadinanza italiana, per chi vive, lavora e cresce nel nostro Paese.

L'iniziativa di sabato è promossa dal comitato referendario territoriale e rappresenta il primo passo di un cammino "che vuole mettere al centro le persone, la loro voce, la loro libertà. Un cammino che punta a superare il quorum e a mandare un segnale politico chiaro e forte: non ci rassegniamo a un presente ingiusto, vogliamo cambiare il futuro. Perché la partecipazione è il primo atto di ogni cambiamento. E insieme possiamo cambiare davvero le cose".


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