30 aprile 2023

"La musica non deve avere barriere, ecco il perchè di Rondodasosa e Neima Ezza in piazza del Comune". Le dichiarazioni di TantaRobba

In attesa che la vicenda approdi in consiglio comunale dopo le proteste per le scelte (con il patrocinio del Comune) di far esibire in piazza del Comune i due discussi artisti Rondodasosa e Neima Ezza, è arrivata la dichiarazione degli organizzatori, il TantaRobba Festival 2023.

"Apprendiamo con stupore e velata preoccupazione, le polemiche scaturite dopo l’annuncio del concerto di Rondodasosa e Neima Ezza previsto per sabato 2 settembre in Piazza del Comune a Cremona, da noi organizzato nel contesto della rassegna TRF Live sotto il Torrazzo.

Sono passati alcuni giorni, in cui si sono susseguite accuse, dubbi sulla legittimità della scelta, rincorsa allo scoop a basso costo (basso costo?).

Dopo alcuni giorni di approfondimento, fatichiamo a comprendere quali siano le reali motivazioni delle critiche mosse. Ciò che è chiaro è che alcune forze politiche hanno chiesto al Comune di Cremona di prendere le distanze dalla scelta artistica presa.

Essendo questa scelta da noi effettuata, si rende importante un approfondimento in merito. Questa fonda la propria natura nella volontà di inserire in un contesto centrale della città un evento che trovi protagonista anche chi dalla città viene spesso allontanato o emarginato in quartieri periferici. La storia di Rondo e Neima ci parla di seconde generazioni, disagio sociale, periferie e difficoltà familiari. Argomenti attuali e mai troppo discussi per i quali è per noi importante che si apra anche a Cremona un dibattito efficace e costruttivo.

Riteniamo infatti che gli spazi cittadini, inclusi quelli più prestigiosi e storici, siano da ritenersi della collettività e non di una sola parte di società.
Le città hanno il dovere di aprire le proprie piazze a tutti e tutti hanno il diritto di fruirne in maniera libera e civile. A conferma di questo si ricorda che la rassegna discussa prevede la prestigiosa presenza di Massimo Ranieri il 3 settembre.

Ambedue gli artisti saranno per tutta l’estate in tour in Italia ed Europa. Tra le altre, a titolo esemplificativo, Rondodasosa sarà al Mi Ami Festival di Milano, uno dei principali appuntamenti musicali dell’estate meneghina e punto di riferimento per l’intero movimento musicale nazionale. Neima Ezza calcherà tra pochi giorni il palco di Piazza San Giovanni a Roma in occasione del Concerto del Primo Maggio, anche questo tra gli avvenimenti più rilevanti ed esposti a livello nazionale. Il tour di Rondo tra l’altro toccherà molte nazioni europee, tra cui festival di rilievo continentale come il Rolling Loud in Portogallo e Fraunfeld in Svizzera.

Risulta quindi difficile comprendere il perchè, solo nel nostro territorio, si arrivi a ritenere inopportuna la loro presenza.

Assistiamo al crescere delle critiche da parte di alcuni esponenti della politica locale, riferendosi ad episodi passati ed estratti di testi di canzoni.

Corretto sarebbe analizzare la complessità della produzione di un artista e non solo una parte estratta a regola d’arte nella ricerca di argomentazioni. Testi come l’ultimo singolo ‘Avanti’ di Neima Ezza ci parlano di povertà, rabbia, inclusione sociale, disabilità.

“Mia sorella non cammina, non parla e non gesticola Sopra la carrozzina per tutta la sua vita C'è mia mamma che la fissa Poi la vedo, scoppia in lacrime L'abbraccia forte a sé, è inutile dirle di non piangere E io mi sento così debole Pure se sembro forte Urlo e mi dispero fino a perdere la voce Ci sono le paranoie che mi ammazzano la notte Che mi tengono sveglio sempre quando cala il sole”

Allo stesso modo, andrebbero raccontate le attività sociali che entrambi gli artisti portano avanti con Don Claudio Burgio e la sua comunità Kayros.

Solo osservando la realtà nella sua complessità si potranno fare le corrette valutazioni per un semplice appuntamento musicale che porta con sé l’ambizione di aprire delle porte ed avvicinare dei mondi troppo spesso distanti.

Appuntamento che potrà non esser gradito ma che è richiesto a gran voce da migliaia di giovani cremonesi.

Il Tanta Robba Festival nasce proprio dal desiderio di stimolare il tessuto culturale della città e lo abbiamo sempre fatto in maniera trasversale, invitando artisti di differenti mondi musicali, passando da Samuele Bersani a Capo Plaza, da Niccolò Fabi a Ghali, da Francesca Michielin a Bloody Beetroots, fino a Calcutta, Lo Stato Sociale, e La Rappresentante di Lista. Anche in questa occasione, con le serate di Rondodasosa con Neima Ezza (2 settembre) e Massimo Ranieri (3 settembre), la volontà è di ‘aprire’ senza porre limiti o barriere.

Perché la musica, e la nostra città, non devono avere barriere"


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


Pierpiero

30 aprile 2023 11:48

Argomenti più che condivisibili e considerazioni sagge.
Responsabilità morale sugli argomenti delle canzoni restano sugli autori.
Responsabilità di eventuali disordini sugli organizzatori.

Quel che veramente a me lascia perplesso è l'uso di Piazza del Duomo. Non per chi ci canterà dentro ma per la delicatezza delle strutture che non meritano gli insulti delle onde sonore ad alto decibel.
Poi mettiamo i puntelli e non abbiamo i quattrini per sistemare gli archi del Palazzo Comunale...

François

30 aprile 2023 15:38

Sottoscrivo al 100%. Per essere democratici perché non chiedono in prestito lo Zini, più popolare di così...

Elly78

30 aprile 2023 17:25

Discorso ineccepibile.
Però, non per partire con i pregiudizi ma per "esperienza pregressa", se lorsignori o i loro fan (o i soliti - e come sempre "imprevedibili" - "infiltrati") faranno macelli in una delle piazze più belle d'Italia, i danni li pagheranno gli organizzatori, gli autori, i responsabili, o il comune con i soldi di noi cittadini?