20 novembre 2021

"Lilli" Cavalli, 91 anni, un atelier di pittrice nella Rsa di Castelverde. La figlia del "Mento" ancora sogna la Francia, il Po e le sue stagioni

Ha festeggiato il compleanno pochi giorni fa, il 12 novembre, circondata dai suoi amici e dai suoi quadri. “91 anni, tanti”, sorride. Liliane Cavalli è una pittrice famosa e ha continuato a dipingere anche a Castelverde, presso la casa di riposo della Fondazione Opera Pia Santissimo Redentore, dov'è ospite.
'Lilly', come tutti la chiamano, vive da tempo nel nostro Paese ma conserva l'accento della sua città natale: Parigi. La madre, Giuseppina, ribattezzata 'Mamy', era tedesca, e il padre, Clemente Cavalli, cremonese. Conosciuto anch'egli con un altro nome: 'Mento'. Come la storica osteria al Bosco ex Parmigiano, fondata da lui.

Era di idee socialiste e, nel 1923, emigrò clandestinamente in Francia perché perseguitato dai fascisti”. Per campare ha fatto molti lavori, dal minatore all'imbianchino e al muratore. La figlia ha ereditato dal papà la passione per la politica (è stata amministratrice comunale) e la vena artistica dalla mamma, cantante lirica. “Mi ha messo in mano un pennello sin da bambina”.

'Lilly' si è laureata alla Sorbona e per diversi anni ha studiato al Conservatorio italiano di pittura a Parigi, dove un po' alla volta si è fatta strada. Nel 1963 il padre, scomparso nell'agosto 1966, è tornato in Italia con la moglie mentre la giovane pittrice è rimasta in Francia. Ha seguito la famiglia poco dopo, prima in via del Sale e in un secondo momento al Bosco, dove il 'Mento' aveva ottenuto un terreno vicino al Po e costruito la sua abitazione. Lei era legatissima al papà, “il mio angelo”. Come lo è stata e lo è al Grande fiume diventato, con il mondo che lo circonda, la sua gente, le sue cascine, una delle principali fonti di ispirazione. “Gli ho dedicato tanti dipinti, nelle diverse stagioni dell'anno e in vari momenti della giornata, che non so più quale titolo dare loro. In uno di questi ho disegnato me stessa e la mamma mentre la sera, sedute in riva al Po, aspettiamo il ritorno di mio padre da non ricordo dove”.

Una volta una piena minacciò la casa, bisognava andarsene in fretta e furia ma lei non voleva abbandonare il suo atelier. L'artista ha continuato la sua brillante carriera anche dopo l'arrivo a Cremona presentando, qui come in tante altre città, le sue creazioni e partecipando a molte collettive. Suo è, come ricorda il sindaco di Gerre de' Caprioli Michel Marchi, "l'affresco rimasto, anche se solo in minima parte. incompiuto (a causa del ricovero, ndr) di una sala polivalente del nostro Comune".

L'Italia la acclamava, ma la Francia non si era dimenticata di lei e, nel 1973, l'ha richiamata in patria per renderle omaggio attraverso l'esposizione di alcune sue opere al Trocadéro di Parigi.
Liliane Cavalli è a Castelverde dal 2018. Nella sua camera, al primo piano della RSA, è stato ricavato un piccolo studio con tele, cavalletto, pennelli e colori. “Un tempo completavo un quadro ogni sei mesi, ora lavoro di tanto in tanto. Amo la pittura, è il senso della mia vita. Ogni volta che avevo bisogno di stare in pace con me stessa, mi isolavo e disegnavo. Mi colpiva un paesaggio, un particolare della natura, un uccello, un fiore ma anche un volto e, oplà, li ritraevo”. La sua produzione è molto ricca. “Non vendevo i quadri ma li regalavo perché mi bastava, mostrandoli, far felici genitori ed amici”
Una prima rassegna, di alcune delle sue tele che affollano l'abitazione vicino all'Osteria del Mento e di altre realizzate a Castelverde, è stata allestita, nel gennaio 2019, nella Sala conferenze della Fondazione. Tra i visitatori gli studenti delle medie del paese che hanno affidato la loro emozione ai cartelloni ancora affissi lungo i corridoi dell'istituto. Una seconda esposizione, con nuovi titoli della sua collezione privata, era in programma nel marzo 2020, ma il Covid ha fermato tutto e impedito l'apertura al pubblico. E così la mostra è diventata una sorta di 'permanente' che propone paesaggi, nature morte, ritratti e, impressi su pietre, i visi di Tutankhamon e Nefertiti. Un raggio di bellezza che si spalanca davanti ad ospiti, familiari e personale. Da qualche tempo 'Lilly' si dedica a un'altra attività: ricama coperte e cuscini che poi dona agli altri. Ma ora la figlia del 'Mento' è stanca, sorride e chiede di potersi accomiatare. Maria Emilia Maffini, componente dell'équipe animazione (con i colleghi Francesca Panico, Sonia Casella, Federica Zigliani), la accarezza affettuosamente e la accompagna di sopra in camera. Li l'anziana pittrice si riposerà o, se ne avrà voglia, immaginerà un soggetto, magari il Po, e lo farà rivivere con il suo talento e la grazia delle sue mani.

Liliane Cavalli il giorno del suo 91° compleanno, nel suo studio in camera, nella Sala conferenze della Rsa di Castelverde; alcuni suoi quadri

Gilberto Bazoli


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