"Via Giordano, usati dati fuorvianti per imporre soluzioni viabilistiche inadeguate e ideologiche". Opposizione (Fi-Viva Cremona) all'attacco
Via Giordano, il centro destra all'attacco. I dati presentati dal Comune sono fuorvianti: hanno usato dati rilevati in pandemia per imporre soluzioni ideologiche e inadeguate. Così i consiglieri comunali di Forza Italia (Malvezzi, Fasani e Simi) e di Viva Cremona (Maria Vittoria Ceraso) con un loro documento.
"I dati citati dall’Amministrazione Comunale sul traffico veicolare in via Giordano, dai quali emergerebbe una riduzione da 23.000 a 18.500 passaggi giornalieri, sono fuorvianti e non realistici. È evidente anche alle persone più sprovvedute, che effettuare una rilevazione nel 2021, anno nel quale la pandemia stava dando evidenti segni di recrudescenza e molte delle limitazioni erano ancora vigenti, avrebbe fornito un dato poco significativo e certamente inferiore ai flussi presenti in condizioni ordinarie. Se la stessa campagna di rilevazione fosse stata condotta paradossalmente nel 2020, ne avremmo dovuto desumere che la maggior parte delle strade sarebbero inutili? Un’iniziativa irrazionale che confligge con le più elementari regole di buona tecnica.
Quindi la scelta dell’Amministrazione è pensata e voluta allo scopo di cercare di dare una parvenza scientifica a scelte ideologiche già assunte a prescindere dai fatti: quando non si è in grado di risolvere i problemi reali, c’è chi crede che si possa cambiare la realtà bluffando. È l’approccio che ha contraddistinto tutto il percorso e l’azione di questa amministrazione sin dall’inizio.
Questi dati fuorvianti verrano utilizzati dalla Giunta Comunale per proporre di realizzare uno schema già noto: due piste ciclabili, ridurre la larghezza delle carreggiate, magari inserendo dei dissuasori (vedi via del Sale) e micro rotonde. Il tutto per rendere ancora più difficoltoso il transito degli automezzi.
Una revisione della sezione stradale, inserendo il verde, plateatici, e migliorando la fruibilità per pedoni e ciclisti, sarebbe sostenibile e addirittura auspicabile soltanto in presenza di un’alternativa viabilistica concreta in grado di assorbire il traffico di attraversamento che, diversamente, andrebbe a sovraccaricare ulteriormente la tangenziale cittadina che già versa in condizione di saturazione.
Dopo 8 anni di rinvii e di promesse al vento, in zona Cesarini, la Giunta Comunale raffazzona una proposta pasticciata e dannosa, per la quale non è stato previsto alcuno stanziamento economico nel bilancio di previsione e nel piano triennale delle opere pubbliche e per la quale non ci sono neppure i tempi tecnici sufficienti di realizzazione entro la fine del mandato, salvo che si riduca il tutto al solito sversamento di vernice sui marciapiedi e sulle strade, vedi Via Giuseppina. Non ci sono neppure le risorse necessarie per eseguire la progettazione dell’opera, come peraltro confermato dalle parole dello stesso Assessore Simona Pasquali: “siamo ancora all’esame delle possibilità e delle ipotesi”.
Siamo di fronte all’ennesima presa in giro ai danni dei cittadini che, in buona fede, stanno attendendo da decenni la soluzione del problema che non arriverà.
Carlo Malvezzi - FI
Federico Fasani - FI
Saverio Simi - FI
Maria Vittoria Ceraso - Viva Cremona
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commenti
Giorgio
30 aprile 2022 12:29
Tanti auguri, prevedo raddoppio del marciapiede lato sud con conseguente rimozione dei parcheggi e pista ciclabile ibrida divisa da una striscia bianca in continuazione con via del Sale.
Nel frattempo si costruiranno i digestori per biometano nel parco del Po e del Morbasco in zona discarica/inceneritore: qui come ci arrivano i rifiuti da biodigerire se non con un aumento del traffico in area protetta?