1° maggio, apertura straordinaria del complesso claustrale di San Sigismondo. Possibilità di visite guidate
Giovedì 1 maggio 2025, dalle ore 9 alle ore 10:30 e dalle ore 14 alle ore 17:30, il complesso cremonese di San Sigismondo aprirà le sue porte consentendo straordinariamente di accedere anche agli ambienti normalmente non fruibili per le regole di clausura, quali le cappelle laterali, il presbiterio e, soprattutto, il chiostro e il refettorio. Le visite, organizzate dall’associazione Amici del Monastero di San Sigismondo, avranno una durata di circa 45 minuti con partenza ogni 15 minuti e senza necessità di prenotazione. Si tratta di un evento gratuito ma con la possibilità di lasciare un’offerta a supporto delle attività di manutenzione della chiesa e del monastero domenicano, che attualmente necessita della sostituzione dell’impianto di illuminazione.
Per chi lo desidera sarà inoltre possibile assistere alle celebrazioni liturgiche della comunità monastica: alle 11 la Messa e alle 18 il canto dei Vespri. Anche le “Casalinghe di San Sigismondo” saranno presenti con il consueto tavolo di dolci e confezioni artistiche di lavanda coltivata in monastero per offrire ai turisti un ricordo della visita.
L’apertura sarà l’occasione per apprezzare numerosi capolavori cremonesi normalmente non fruibili al pubblico, come gli affreschi di Camillo Boccaccino e la pala d’altare di Giulio Campi che ornano il presbiterio, e per accedere eccezionalmente al chiostro e al refettorio del complesso, dove è custodita la celebre Ultima Cena eseguita da Tommaso Aleni allo scadere del primo decennio del Cinquecento, tra le prime versioni presenti sul territorio a registrare le innovazioni introdotte da Leonardo nel cenacolo di Santa Maria delle Grazie a Milano.
Oltre alle testimonianze artistiche cinquecentesche, durante le visite si potranno apprezzare anche importanti capolavori tardo-barocchi, tra cui spiccano gli interventi di Angelo Innocente Massarotti. Dopo una prima formazione in patria, per l’artista cremonese è fondamentale l’esperienza romana, circoscrivibile tra il 1675 (almeno) e il 1681, che gli consente di confrontarsi sia con l’esuberanza del barocco, studiando i modelli di matrice cortonesca e le prove figurative di Giovan Battista Gaulli, sia con la lezione classicista di Carlo Maratti e dalla sua cerchia.
Una volta rientrato a Cremona, dopo una breve parentesi emiliana e a Milano, Massarotti si afferma come una delle personalità più ricercate insieme a Francesco Boccaccino, lavorando in vari e prestigiosi contesti tra cui la chiesa di San Sigismondo. Nel complesso gerolamino l’artista è impegnato nei primi anni del Settecento nelle decorazioni delle cappelle dedicate a Sant’Ignazio da Loyola, per cui esegue i dipinti con le storie del santo e le figure a monocromo della volta, al Crocifisso, di cui è artefice anche degli affreschi sulle pareti laterali oltre alla pala d’altare, e all’Angelo Custode, limitatamente al dipinto raffigurante l’Angelo che ferma la mula del profeta Balaam. In queste prove Massarotti dimostra una personale e convincente rielaborazione delle diverse suggestioni culturali romane che, combinate con la tradizione manieristica cremonese e il naturalismo di Genovesino, gli consentono di definire un linguaggio ben riconoscibile, in cui barocco e classicismo convivono con straordinaria armonia.
INFORMAZIONI
Data apertura: 1 maggio 2025
Orari: 09:00 – 10:30 (ultimo ingresso h 10:15)
14:00 – 17:30 (ultimo ingresso h 17:15)
Indirizzo: Largo Bianca Maria Visconti, Cremona
Contatti: 0372 801700
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