A Cremona il corso dedicato alla telemedicina nella neuropsichiatria infantile
La Neuropsichiatria Infantile a lezione di telemedicina, per aprire le frontiere della “terapia digitale”. All’Ospedale di Cremona ha preso il via il corso di formazione dedicato agli operatori sanitari del servizio (diretto da Maria Teresa Giarelli). Parteciperanno trenta specialisti, tra neuropsichiatri infantili, psicologi, logopedisti e terapisti riabilitativi. Durante i tre appuntamenti (uno in presenza e due da remoto) sarà approfondito il ruolo della trasformazione digitale nei processi clinici, per offrire supporto e cura alle famiglie di pazienti con disabilità complesse.
«Da molti anni collaboriamo con l’IRCCS Eugenio Medea», sottolinea Paola Mosa, direttore Socio-Sanitario dell’Asst di Cremona. «Sono diverse le iniziative avviate nel campo della formazione e dell’innovazione, per aumentare la conoscenza e l’esperienza dei nostri operatori. La telemedicina è senz’altro un ambito di sviluppo cruciale per l’attività della Neuropsichiatria infantile: integrare il digitale ai percorsi di cura significa sviluppare tecniche di consulenza a distanza e cambiare le modalità di affiancamento offerte ai pazienti seguiti dalla nostra struttura. Questo cambiamento coinvolge anche il territorio, rafforzando l’interconnessione tra l’Ospedale, i pediatri di libera scelta e le famiglie dei bambini e adolescenti in cura.
“LA TERAPIA DIGITALE È IL FUTURO”
Gli incontri sono tenuti da Massimo Molteni (neuropsichiatra infantile, responsabile dell’area di Psicopatologia dello Sviluppo all’Irccs Eugenio Medea e referente del progetto per la sezione di ricerca de "La Nostra Famiglia") e Paola Colombo(psicoterapeuta e ricercatrice IRCSS Medea in capo alle attività del laboratorio dedicato all’innovazione digitale in sanità).
«L’obiettivo – spiega Molteni – è delineare e illustrare agli operatori sanitari la complessa dimensione digitale che già caratterizza la nostra quotidianità, e sempre più abiterà il mondo dei servizi alla salute. La terapia digitale è il futuro: in particolare, quando si tratta di servizi relativi alla Neuropsichiatria infantile o alla gestione delle cronicità, i nuovi strumenti oggi a disposizione cambieranno in modo radicale il modo di fare assistenza nel prossimo futuro».
Come sottolinea Colombo, «La trasformazione digitale in sanità è già in atto: basti pensare alle piattaforme recentemente sviluppate per la diagnosi precoce dei disturbi dello spettro autistico, ora utilizzata in tutti i reparti di Neuropsichiatria regionali. La telemedicina è parte di questo: è importante formare gli operatori, affinché abbiano consapevolezza di come declinare le proprie competenze professionali in questo contesto, in termini di pianificazione e riorganizzazione del servizio offerto alle famiglie in cura».
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