A Scampia un murales realizzato dai ragazzi cremonesi dello IAL sotto la guida di Marco Cerioli per l' “Officina delle culture Gelsomina Verde” di Ciro Corona
Un segno di Cremona a Scampia, un abbraccio che lega l’uno all’altro il golfo di Napoli al Bacino del Po. Un sogno irrealizzabile, che solo l’arte può concretizzare superando le distanze fisiche e mentali. Un muro di 250 metri quadrati da dipingere, alto sette metri. Una sfida da vincere in cinque giorni. Ma una sfida entusiasmante per il gruppo di ragazzi cremonesi coordinato da Marco Cerioli, che la sede cremonese di IAL Lombardia, diretta da Elisabetta Larini, ed un gruppo di pensionati di SPI CGIL ha lanciato per parlare, con i colori, di giustizia sociale, di antiracket, antimafia, di luoghi confiscati alla criminalità e, grazie all’operato di diverse associazioni, restituiti ad una collettività sociale unita, coesa e solidale, resistente e costruttrice del suo stesso riscatto. Il murale verrà realizzato su un muro della “Officina delle culture Gelsomina Verde” di Scampia, dove Ciro Corona, classe 1980, laureato in filosofia e mediatore per i beni confiscati, ha ostinatamente realizzato sei anni fa il sogno di far rinascere Scampia e dove il 17 ottobre, fedele al al don Milani di "L'obbedienza non è più una virtù”, darà vita alle attività di (R)esistenza Anticamorra: il doposcuola, i laboratori sportivi, culturali, la ludoteca/biblioteca, sotto l’egida della rete educativa nazionale Barbiana2040. Ed a inaugurare il primo doposcuola popolare ci sarà il murales cremonese, che dovrà essere realizzato a tempo di record tra il 2 ed il 7 ottobre. La tecnica utilizzata sarà quella del camouflage, il “camuffamento”, originariamente utilizzata dai militari americani per mimetizzarsi col terreno sui campi di guerra e nascondersi dal nemico, diventando poi negli anni ’80 una vera e propria tendenza stilistica. Un artificio bellico che diventerà strumento di dialogo, solidarietà e pace in un territorio tormentato. Sarà una settimana intensa per i ragazzi cremonesi: oltre alla attività di produzione del murales, sono previste attività mattutine presso la fattoria didattica collegata alla struttura ospitante ed attività di manutenzione degli spazi dell’Officina Delle Culture o di spazi urbani del quartiere. Al pomeriggio, sempre accanto alle attività di realizzazione del murales, sono previste testimonianze dirette di imprenditori, testimoni di giustizia, operatori sociali, cittadini, associazioni, comitati e visite presso luoghi significativi di Scampia. Incontro con i rappresentanti di SPI CGIL per un confronto intergenerazionale sulla conoscenza del sindacato, sui temi del lavoro e dell’antimafia. L’ultimo giorno sarà dedicato ad una visita a Napoli.
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