4 dicembre 2021

Ambiente, lavoro e futuro: i vescovi di Cremona e Crema a Soresina incontrano il mondo politico economico e sociale in vista del Natale

Un pomeriggio con i vescovi di Cremona e Crema, insieme a politici, amministratori e dirigenti per riflettere di ambiente, lavoro e futuro, nella giornata di sabato 4 novembre presso l’oratorio di Soresina. Il vescovo di Cremona Antonio Napolioni e il vescovo di Crema Daniele Gianotti come da tradizione hanno infatti incontrato i rappresentanti del mondo politico, economico e sociale del territorio in vista del di Natale: quest’anno hanno scelto di mettere al centro della riflessione i temi della 49ª Settimana sociale dei cattolici italiani tenutasi a Taranto a fine ottobre. Accanto ai due vescovi che hanno guidato l’incontro dagli uffici pastorali competenti delle due diocesi vicine, anche due giovani che hanno partecipato all’evento di Taranto, Ester Tolomini e Andrea Aiolfi, insieme a Eugenio Bignardi, incaricato diocesano di pastorale sociale e lavoro che ha moderato l’incontro.

Il vescovo di Crema Daniele Gianotti ha aperto l’incontro con una presentazione della Settimana sociale tenutasi a Taranto, una realtà colpita da gravi problematiche sanitarie e ambientali dovute alla convivenza con l’acciaieria: «Ho potuto partecipare a questo evento dove non sono stati soltanto esposti i nodi problematici – ha detto – ma è stata anche un’occasione per conoscere le “buone pratiche”, realtà che già operano secondo i criteri della sostenibilità e che possono diventare esempio per tutti: è stato molto coinvolgente vedere realtà che si possono replicare in altri contesti». Ha pertanto proseguito monsignor Gianotti: «Un tema importante ad esempio è quello di trasformare le parrocchie in comunità energetiche, passare da essere consumatori a “prosumer” (produttori e consumatori) utilizzando energia sostenibile ecologicamente mettendola anche in circolazione, ma anche sulla finanza responsabile e sul consumo responsabile».

La riflessione del vescovo di Cremona Antonio Napolioni si è poi focalizzata sulle radici della speranza cristiana: «Dobbiamo riscoprire cosa significhi vivere e operare in un pianeta orientato alla vita: in questo percorso come punto di partenza possiamo prendere l’enciclica Spe Salvi di Benedetto XVI, un testo orientato alla speranza, per arrivare all’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, contenente le linee guida di una spiritualità per l’ecologia integrale». Monsignor Napolioni ha pertanto proseguito in un’articolata e profonda riflessione sul particolare significato della speranza sotto la luce del messaggio evangelico, per poi concludere: «Se il mondo ha un principio ed è stato creato, allora esso cerca il suo Creatore: l’augurio natalizio è che viviamo davvero questa speranza».

Uno stimolo forte alla riflessione è giunto anche dai due giovani Ester Tolomini e Andrea Aiolfi, della diocesi di Cremona e Crema, entrambi presenti a Taranto. Ester Tolomini ha riportato alcuni dati sul surriscaldamento globale e la carenza di acqua, anche in Paesi europei come l’Italia. Aiolfi ha poi ricordato l’incoraggiamento «a fare rete per portare avanti progetti nel lungo periodo perché spesso la politica non riesce ad avere una visione che vada oltre gli orizzonti elettorali». Infine, è stato illustrato il «Manifesto per il pianeta che speriamo», redatto dai molti giovani che hanno partecipato alla Settimana sociale su tutela dell’ambiente, coinvolgimento di imprenditori e comunità locali, corresponsabilità impegno nel diffondere i contenuti trattati. (www.diocesidicremona.it)


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