Anche a Cremona un folto corteo per lo sciopero generale di CGIL e UIL "Per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare la legge di bilancio"
Anche a Cremona il folto corteo dello sciopero generale indetto delle sigle sindacali CGIL e UIL. "Per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani."
Il corteo è partito da Palazzo Cittanova e, scortato dalle Forze dell'Ordine, si è fatto strada fino a raggiungere i giardini di Piazza Roma. Oltre alle bandiere sindacali anche bandiere del PD fra i manifestanti.
"E' ora di dire Basta! Questa situazione è insostenibile!" questa frase ha aperto la manifestazione.
Ad intervenire Germano Denti (coordinatore di UIL Cremona), in una piazza gremita di persone ed Elena Curci (Segretario Generale di CGIL Cremona).
I propositi della manifestazione erano già chiari dal volantino che la convocava. Molti i punti su cui questo governo deve lavorare:
LAVORO Aumentare stipendi e pensioni; rinnovare i contratti nazionali rafforzando il potere d’acquisto e detassando gli aumenti; abbattere i divari che colpiscono le donne.
FISCO Combattere l’evasione fiscale: basta sanatorie, basta condoni e basta premiare settori economici che presentano una propensione all’evasione fino al 70%; indicizzazione automatica all’inflazione delle detrazioni da lavoro e da pensione; promuovere un fisco progressivo: no alla Flat tax; riportare all’interno della base imponibile Irpef tutti i redditi oggi esclusi e tassati separatamente con aliquote più basse; tassare gli extraprofitti e le grandi ricchezze.
GIOVANI Favorire il lavoro stabile a tempo indeterminato; cancellare la precarietà; introdurre una pensione contributiva di garanzia; garantire il diritto allo studio attraverso investimenti per servizi, alloggi e borse di studio.
PENSIONI Approvare una vera riforma delle pensioni, che superi la legge Monti-Fornero; garantire la piena tutela del potere d’acquisto delle pensioni in essere.
STATO SOCIALE Difendere e rilanciare il servizio sanitario nazionale anche aumentando i livelli salariali; approvare un piano straordinario di assunzioni nella sanità e in tutti i settori pubblici e della conoscenza; finanziare le leggi su non autosufficienza e disabilità; aumentare le risorse per il trasporto pubblico locale; rifinanziare il fondo sostegno agli affitti.
SALUTE E SICUREZZA Investire su salute e sicurezza: basta morti sul lavoro!!
POLITICHE PER L’ACCOGLIENZA Abbandonare la politica securitaria a partire dalla cancellazione della legge Bossi-Fini e di tutti i recenti provvedimenti in materia di immigrazione e definire nuove politiche di accoglienza e integrazione dei cittadini migranti.
POLITICHE INDUSTRIALI Serve una nuova strategia e un nuovo intervento pubblico per affrontare le crisi vecchie e nuove, puntare sulla transizione ambientale ed energetica, riconvertire e innovare il nostro sistema produttivo governando i processi di digitalizzazione, difendere e incrementare la qualità e la quantità dell’occupazione a partire dal Mezzogiorno.
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