Anche l'ex Dordoni verso l'alienazione, tante richieste private. Il foro boario venduto a pezzi, senza un progetto unitario
Il Comune avrebbe preferito un progetto per la valorizzazione complessiva del comparto, ma la necessità di far cassa e l’interesse crescente per l’area, finiranno per prendere il sopravvento innestando una nuova serie di alienazioni al miglior offerente. Il foro boario, che proprio quest’anno compie 115 anni dal suo completamento, sembra destare gli appetiti dell’iniziativa privata. Dopo la vendita all’asta dell'ex sede della Croce Rossa, venduta per circa 355 mila euro all'impresa funebre Pietra, che vi trasferirà gli uffici, nuove richieste stanno arrivando anche per l’immobile dell’ex centro sociale Dordoni, tra cui alcune proposte per una trasformazione a destinazione residenziale, al punto che il Comune sta valutando la possibilità di inserire lo stabile tra i beni alienabili. Resta la parte dell’immobile attualmente occupata dalla Croce Verde e la parte ovest dell’ex sede della Croce Rossa data in concessione d’uso dal comune all’Accademia d’armi.
Per quanto riguarda la palazzina liberty, è previsto il recupero dell'area retrostante, da anni in condizioni di degrado, valutando la possibilità di una sinergia pubblico/privato per sistemare l'ampia area proprio dietro alla palazzina che ospita il ristorante asiatico con lavori a carico del privato. Il progetto, già approvato dal Comune e dalla Soprintendenza prevede il recupero dell'ampia porzione retrostante la palazzina con la messa a dimora di piante, aree verdi, una pavimentazione in “marmittoni” (pavimenti rivestiti in graniglia di marmo) e uno spazio con giochi d’acqua. Così facendo, però, si perderebbe l’unitarietà del progetto originario, completato il 30 settembre 1906. Nel 1977 poi il foro boario ha perso la sua funzione quando fu deciso il trasferimento della Fiera internazionale del bovino da latte nella nuova sede del mercato del bestiame a Cà de’ Somenzi. Da allora, dopo la demolizione delle pensiline, attende un diverso utilizzo.
foto di Gianpaolo Guarneri-Studio B12
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commenti
Michele de Crecchio
3 novembre 2021 00:23
La destinazione più razionale dell'ex-foro Boario resta certamente quella a parcheggio alberato che fu realizzata dall'amministrazione Garini sul finire dello scorso millennio, previa demolizione delle rozze pensiline di calcestruzzo del vecchio mercato del bestiame. Purtroppo da allora il comportamento del Comune si è perduto un una serie di operazioni scoordinate dalle quali non sembra ancora deciso a uscire seguendo una traccia più razionale che non sia quella, attualmente ancora in atto, della vendita al miglior offerente delle restanti superfici disponibili. Peccato che l'attuale amministrazione comunale abbia, ormai da alcuni anni, dimenticato che la ricerca della più razionale sistemazione urbanistica del proprio territorio, debba stare in testa alle proprie. attenzioni,
Michele de Crecchio
3 novembre 2021 00:53
Che disastro l'attuale politica urbanistica cittadina che vive solamente accettando acriticamente le proposte più bislacche avanzate dai privati! L'unica razionale iniziativa adottata negli ultimi anni (amministrazione Garini) fu la trasformazione in un ampio parcheggio alberato delle brutte pensiline realizzate in calcestruzzo dove era un tempo il Mercato del Bestiame. Da allora sono passati quasi trent'anni!.