Ancora aumenti, i dati di settembre preoccupano: luce su del 107%, gas del 60% rispetto allo scorso anno
Pubblicati i dati dell'ufficio statistica del Comune sui prezzi a Cremona per il mese di settembre. La rilevazione dei prezzi al consumo permette di tenere monitorata la situazione che, purtroppo, sta continuando a vedere voci di spesa in aumento con picchi anche superiori al 100%.
Nel mese di settembre l’indice generale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) subisce un tasso di incremento mensile pari a +0,1%, e un tasso di incremento tendenziale pari a +7,7%. A mantenere alto il tasso di incremento, come di consueto in quasi tutti questi mesi, sono in particolare:
● Trasporti: +10,2% su base annua generale, con picchi specifici del +13,8% per quanto riguarda i carburanti e del +82% per quanto riguarda i trasporti aerei;
● Abitazioni: +30,5% su base annua, con l’energia elettrica che cresce addirittura del 107,1% e il gas del 59,2% rispetto allo scorso anno;
● Prodotti alimentari: +10,5% su base annua, con oli e grassi che crescono del 19%, pane e cereali del 13,4%, acqua del 13,0%, latte formaggi uova del 12,1%.
La situazione nazionale è in linea con la fotografia dell'andamento cremonese, le famiglie italiane si preparano ad un mese di ottobre altrettanto difficile.
Nel mese di settembre 2022, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,3% su base mensile e dell’8,9% su base annua (da +8,4% del mese precedente), confermando la stima preliminare.
L’ulteriore accelerazione dell’inflazione su base tendenziale si deve soprattutto ai prezzi dei beni alimentari (la cui crescita passa da +10,1% di agosto a +11,4%) sia lavorati (da +10,4% a +11,4%) sia non lavorati (da +9,8% a +11,0%) e a quelli dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,6% a +5,7%). Contribuiscono all’accelerazione, in misura minore, anche i prezzi dei beni non durevoli (da +3,8% a +4,6%) e dei beni semidurevoli (da+2,3% a +2,8%). Pur rallentando di poco, continuano a crescere in misura molto ampia, i prezzi dei beni energetici (da +44,9% di agosto a +44,5%) sia regolamentati (da +47,9% a + 47,7%) sia non regolamentati (da +41,6% a +41,2%); decelerano anche i prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da +8,4% a +7,2%).
L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +4,4% a +5,0% e quella al netto dei soli beni energetici da +5,0% a +5,5%.
Su base annua accelerano i prezzi dei beni (da +11,8% a +12,5%), mentre è sostanzialmente stabile la crescita di quelli dei servizi (da +3,8% a +3,9%); si amplia, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -8,0 di agosto a -8,6 punti percentuali).
Accelerano i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +9,6% a +10,9%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +7,7% a +8,4%).
L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi dei beni alimentari non lavorati (+2,0%), dei beni semidurevoli (+1,0%), dei beni durevoli (+0,7%) e degli alimentari lavorati (+0,5%), in parte frenato dal calo dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (-4,2% dovuto per lo più a fattori stagionali).
L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +7,1% per l’indice generale e a +3,6% per la componente di fondo.
Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dell’1,6% su base mensile, anche per effetto della fine dei saldi estivi di cui il NIC non tiene conto, e del 9,4% su base annua (da +9,1% nel mese precedente); la stima preliminare era +9,5%.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e dell’8,6% su base annua.
Nel terzo trimestre 2022 l’impatto dell’inflazione, misurata dall’IPCA, è più ampio sulle famiglie con minore capacità di spesa rispetto a quelle con livelli di spesa più elevati (+11,6% e +7,6% rispettivamente).
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