Ancora un incidente sul ponte "Giuseppe Verdi" divelto il guard rail. Intanto proseguono i lavori di sistemazione dopo lo stanziamento di 20 milioni. Ma la manutenzione?
Di nuovo “ferito” il ponte sul Po “Giuseppe Verdi” che collega Emilia e Lombardi, Parmense e Cremonese nel tratto compreso tra San Daniele Po, Polesine Zibello e Roccabianca. L’8 aprile scorso un mezzo pesante, proprio all’altezza dell’area di cantiere, era uscito di strada ed aveva sfondato il guard rail rimanendo in bilico proprio sopra al fiume. Stavolta sono state due auto a scontrarsi e per fortuna non ci sono stati feriti ma ancora una volta ne ha fatto le spese il ponte col guard rail che è stato divelto pesantemente. Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia locale del servizio associato Bassa Ovest (essendosi verificato il sinistro sulla sponda parmense) e, ancora una volta, non fa che allungarsi la scia di sinistri (purtroppo alcuni dei quali anche mortali) di cui è stato teatro il “Verdi”, il “grande malato” che da anni è al centro di cantieri, chiusure, aperture, limitazioni e sensi unici alternati a causa delle sue pessime condizioni (e non è che quello poco distante di Casalmaggiore stia meglio). Nel frattempo, comunque, i lavori di sistemazione, per un importo di 20 milioni di euro, finanziati dallo Stato, proseguono e, come già annunciato dal Presidente della Provincia di Parma Alessandro Fadda è previsto il completamento della prima parte di lavori, nel tratto in alveo da Parma verso Cremona. “Abbiamo rimosso la vecchia pavimentazione – ha spiegato Fadda – e ripristinato la soletta sia superiore che inferiore. Ora è in corso il ripristino dei parapetti e dei guard rail. Una volta completata questa prima tranche che riguarda la corsia che conduce dal Parmense al Cremonese, sarà effettuato lo stesso intervento sul lato opposto, quello da Cremona verso Parma. Questo è per noi un investimento fondamentale per 20 milioni di euro (interamente coperti da uno stanziamento statale)” ha aggiunto Fadda che ha anche annunciato un prossimo sopralluogo, che dovrebbe quasi certamente tenersi martedì, 24 giugno, dopo quelli già effettuati, al fine di informare costantemente la cittadinanza sull’avanzamento delle opere che, come ricordato da lui stesso “interessano 35 campate e richiedono una elevata professionalità, anche con interventi subacquei”. Da più parti si chiedono anche, nel frattempo, interventi di sfalcio delle erbacce che ormai da mesi rendono il ponte quasi assimilabile ad un “giardino pensile”. Da rimarcare infine che, proprio quest’anno, il ponte <Verdi> taglia il traguardo dei suoi primi 45 anni di vita.
Eremita del Po
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