Anziane sventano truffe seguendo i consigli forniti dai Carabinieri durante gli incontri nei paesi. Arrestato un finto carabiniere accusato di quattro episodi avvenuti a Soresina sabato scorso
I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Cremona e della Stazione di Soresina hanno arrestato in flagranza un cittadino italiano di 30 anni, residente in provincia di Napoli e con precedenti di polizia specifici, ritenuto responsabile di truffa aggravata nei confronti di un’anziana di 92 anni. L’uomo, sorpreso poco dopo il fatto, è stato anche denunciato per altri tre episodi analoghi tentati poco prima dell’arresto e andati a vuoto.
I fatti sono avvenuti la mattina del 15 aprile, quando i truffatori sono entrati in azione. Infatti, alla Stazione di Soresina erano arrivate alcune telefonate di cittadini che segnalavano di avere ricevuto delle chiamate da persone ignote che riferivano alle vittime che alcuni prossimi congiunti erano coinvolti in gravi incidenti e avrebbero dovuto consegnare denaro e gioielli a dei loro incaricati, che si sarebbero presentati presso le loro abitazioni, per ottenerne la liberazione.
Il metodo è apparso subito chiaro ai carabiniere, perché la tecnica usata era quella del “finto incidente” ovvero una persona chiama la vittima, spacciandosi per avvocato e prospettando un grave indicente ad un congiunto che per essere liberato deve pagare una forte somma in denaro, da consegnare a un carabiniere che si presenterà a ritirare presso l’abitazione della vittima.
E sabato le chiamate in caserma hanno messo in allerta i militari che hanno chiesto rinforzi alla Sezione Operativa di Cremona che si è precipitata a Soresina in forze, agendo in abiti civili, alla ricerca degli autori dei fatti segnalati.
E l’intervento ha portato il risultato positivo perché è stata intercettata un’auto sospetta con a bordo il truffatore.
I militari infatti avevano concentrato i controlli nelle vie prossime a quelle in cui erano avvenuti i primi tentativi di truffa segnalati e hanno notato un uomo, mai visto prima in paese, uscire di corsa da un condominio, e salire su un’auto che risultava a noleggio.
Lo hanno seguito e con il supporto della pattuglia in uniforme lo hanno fermato, capendo subito di avere individuato la persona giusta. Infatti, il fermato, che era da solo ed è stato identificato nel 30enne, era molto agitato. Incalzato dalle domande dei militari, ha dato alcune risposte evasive. E’ stato quindi perquisito e tra i due sedili anteriori è stato trovato un borsello contenente alcuni oggetti in oro. L’uomo non forniva spiegazioni, negando addirittura che in auto fosse presente un borsello.
Ma dopo poco, di fronte all’evidenza, è crollato e ha detto di avere commesso un furto a casa di un’anziana. L’uomo è stato accompagnato da una pattuglia presso la caserma Santa Lucia di Cremona, mentre i militari della Sezione Operativa sono andati a casa della vittima che ha riferito e poi denunciato di avere ricevuto una telefonata da un avvocato che le diceva che il figlio aveva investito un pedone ed era stato arrestato e che per liberarlo avrebbe potuto pagare una somma o consegnare dei gioielli.
La vittima ha detto al finto avvocato di avere solo gioielli e quest’ultimo le ha detto che sarebbe passato poco dopo un “carabiniere” a ritirare gli oggetti di valore e ha chiesto anche a quale piano doveva presentarsi e a quale porta bussare. E, infatti, alla sua porta si è presentato un uomo spacciandosi per “carabiniere” addetto al ritiro degli oggetti. Ha preso il borsello consegnato dalla vittima contenente gran parte dei monili in possesso della donna ed è poi scappato, ma è stato fermato poco dopo dai militari della Compagnia di Cremona che lo hanno dichiarato in arresto. I militari hanno recuperato cinque orologi di cui tre in oro, catenine e collane in oro, ciondoli, anelli e gemelli da polsino in oro, tutti oggetti che a breve saranno restituiti alla vittima.
I carabinieri hanno accertato che il 30enne aveva tentato altre tre truffe analoghe, a partire dalle 08.15 della mattina di sabato, tutte andate a vuoto perché le vittime, due 86enni e una 77enne, avendo partecipato ad alcuni incontri tenuti dai carabinieri sulle truffe, avevano interrotto le telefonate e avvisato i familiari e la caserma di Soresina.
Il 30enne arrestato, accusato dei quattro fatti, è stato accompagnato al carcere di Cremona in attesa della convalida dell’atto svoltasi nella tarda mattinata del 18 aprile e conclusasi con la convalida dell’arresto e la sua sottoposizione alla misura della custodia cautelare in carcere
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