18 luglio 2025

Appalto SAAP, Ceraso: "La narrazione della maggioranza non riconosce gli errori fatti. Servirebbe onestà intellettuale: errori tecnici e politici di non poco conto"

Proseguono le dichiarazioni dei gruppi di minoranza in merito alla vicenda dell'appalto SAAP. In una nota, Maria Vittoria Ceraso (Lista Oggi per Domani) commenta così:

"Gentilissimi, in merito alla vicenda Saap, pur nel rispetto delle persone e dei ruoli, non è accettabile la ricostruzione della maggioranza che attribuisce meriti a chi in verità non ne può certo vantare. Se proprio vogliamo attenerci solo ai fatti e non ridurre sempre tutto allo scontro politico non si può non riconoscere che, se il  servizio non si e' mai interrotto, il merito è da attribuire solo alla disponibilità delle cooperative cremonesi che hanno  continuato con il loro operatori ad assistere i ragazzi disabili svolgendo un'attività non dovuta, in virtù di un  contratto ormai cessato a seguito dell'aggiudicazione a Progetto A, ed economicamente in perdita, considerando che le tariffe applicate erano quelle della vecchia convenzione.

"Così come servirebbe un po' di onestà intellettuale per ammettere che tutto il percorso è stato caratterizzato da errori tecnici e politici di non poco conto di cui sarebbe corretto assumersi almeno la responsabilità. Credo sia giusto ricordare che la gara del Saap è stata aggiudicata a Progetto A in quanto il Responsabile Unico del Procedimento del Comune di Cremona ha valutato congrue le giustificazioni presentate dalla citata società concernenti il costo della manodopera ritenendo l'offerta non anomala.

"Di tutt'altro avviso il Tar Lombardia che, a seguito del ricorso presentato dalle cooperative cremonesi, ha considerato ammissibili e successivamente fondate le censure opposte dalle ricorrenti precisando che "la valutazione di congruità dell'offerta, pur essendo espressione di discrezionalità tecnica della stazione appaltante, è sindacabile dall'autorità amministrativa  in caso di "manifesta e macroscopica illogicità o irragionevolezza, tale da rendere palese l'inattendibilità complessiva dell'offerta"  in quanto il sindacato in sede giurisdizionale è " limitato ai casi di macroscopiche illegittimità, quali errori di valutazione gravi ed evidenti, oppure valutazioni abnormi o inficiate da errori di fatto". In applicazione di tali principi con la sentenza n. 231 del 31/05/2025 il Tar ha pertanto disposto l'annullamento dell'aggiudicazione disposta dal rup del Comune di Cremona in favore di Progetto A perché "tale operatore ha fornito giustificazioni manifestatamente inattendibili della propria offerta che pertanto risulta economicamente insostenibile.  Per le ragioni esposte, dunque, non solo l'aggiudicazione deve essere annullata, ma Progetto A deve essere esclusa dalla gara."

"Di fronte ad un giudizio così pesante continuare ad insistere che tutto è stato fatto per bene è una grave mancanza di rispetto nei confronti degli operatori e delle loro cooperative, delle famiglie degli utenti, degli istituti scolastici coinvolti considerando i disagi, le preoccupazioni e le tensioni che ha generato quella decisione sbagliata. Se la maggioranza vuole essere credibile e corretta non può rappresentare una verità diversa da quella accertata attraverso una sentenza non appellata nemmeno da Progetto A e pertanto incontrovertibile.  

"Le stesse considerazioni valgono anche nei confronti di Sindaco e Assessori. La maggioranza sostiene che tutto il percorso è stato caratterizzato da  un continuo dialogo con i vari soggetti coinvolti dimenticandosi che solo grazie alla convocazione della commissione di Vigilanza cooperative, operatori, famiglie e dirigenti scolastici hanno avuto l'opportunità di confrontarsi con l'Amministrazione facendo valere le loro istanze e preoccupazioni  rispetto alle quali è risultato del tutto stonato e inopportuno l'intervento dell'Assessore Della Giovanna che, citando pareri di esperti psichiatri, ha sostenuto che un cambio di assistente alla persona in corso d'anno scolastico avrebbe potuto rivelarsi addirittura un'occasione di crescita e maturazione per i ragazzi disabili.

"Nel Consiglio Comunale del 27 febbraio Virgilio affermava:  "Questa vicenda ci insegna tante cose: il dovere del soggetto pubblico di garantire un controllo e la qualità del servizio... su questo abbiamo anche siglato un accordo con i sindacati per la qualità del lavoro... il mondo delle cooperative sta cambiando e arrivano anche soggetti da fuori; l'accreditamento non può essere strumento di salvaguardia di un territorio ma deve essere di salvaguardia della qualità del servizio". Paradossalmente il Tar ha poi accertato che Progetto A è risultata vincente solo in quanto "ha sottostimato il costo della manodopera, sicché il prezzo offerto dall'aggiudicataria sarebbe inidoneo a coprire gli effettivi costi necessari per eseguire il servizio in conformità all'offerta tecnica, e ha illegittimamente aumentato il numero di ore annue mediamente lavorate da ciascun lavoratore rispetto a quello considerato nelle tabelle ministeriali approvate con decreto dirigenziale".

"Ma la maggioranza si è chiesta cosa sarebbe successo se  le cooperative cremonesi non avessero fatto ricorso? La verità è che senza l'impugnazione della determina di aggiudicazione oggi il servizio Saap sarebbe gestito da Progetto A, con il benestare di Sindaco, Assessori, maggioranza e struttura tecnica che avrebbero continuato a difendere la correttezza della decisione presa affidando i ragazzi più fragili ad un soggetto che di certo non avrebbe potuto garantire la qualità del servizio e la tutela del lavoro, tanto è vero che il Tar ha valutato non solo di annullare l'aggiudicazione ma addirittura di escluderlo dalla gara. L'affidamento alla RTI Cosper ristabilisce giustizia e attesta la correttezza delle cooperative cremonesi la cui offerta è stata riconosciuta congrua e non anomala.

"La maggioranza e' in grado di smentire punto per punto la mia ricostruzione, attenendosi come ho fatto io a quanto accertato dal Tar? Ricordo che come consiglieri  abbiamo ricevuto un mandato dai cittadini  a vigilare sulla correttezza e l'efficacia dell'azione amministrativa anche quando questo comporta il riconoscimento di errori e responsabilita' della propria parte politica.

Concludendo, la finalità del mio intervento non è puntare il dito inquisitore verso le persone coinvolte ma non accetto che si prendano in giro i cittadini attraverso una narrazione che non riconosce gli errori fatti e non esprime gratitudine verso chi si è fatto carico di avviare un contenzioso e di continuare, nel mentre, a gestire il servizio anche quando ad essere messa in discussione era proprio la qualità dell'attività erogata in tanti anni di collaborazione con il Comune". 

Cordialmente. Maria Vittoria Ceraso - Lista Oggi per Domani


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