29 aprile 2022

Area Donna, protocollate le firme e indetto presidio davanti all'ospedale. Il comitato: "Non ci vogliono all'incontro con i sindaci, di cosa hanno paura?"

Che adesso se ne faccia carico direttamente e attivamente la politica e, in prima istanza, il sindaco. Come promesso, sono state protocollate questa mattina le firme raccolte dal "Comitato Spontaneo Rivogliamo Area Donna" contro la chiusura di "Area Donna", servizio di eccellenza dell'ospedale di Cremona. A portare materialmente le firme in Comune, Paola Tacchini, Stefania Lampugnani, Cinzia Zampini e Luigi Armillotta. Insieme a Cristina Marenzi sono loro il fulcro del comitato nato spontaneamente mesi fa per impedire lo smantellamento della ex Breast Unit dell'Ospedale di Cremona.

Le firme raccolte in poche settimane sono davvero tante. Come annota Paola Tacchini, si tratta di 378 firme raccolte materialmente a Cremona, 127 firme raccolte materialmente fuori Cremona e 3.499 firme raccolte online attraverso la petizione lanciata su Change.org.

"Ci siamo date appuntamento stamattina alle 9.15 all'Ufficio Protocollo del Comune - spiega Tacchini -, per protocollare e far pervenire al sindaco Gianluca Galimberti e alla giunta intera, la nostra petizione".

Questa la richiesta rivolta al primo cittadino e alla giunta: "il Sindaco, in quanto autorità sanitaria locale ed il Consiglio Comunale, e la giunta che ne condivide la responsabilità della salute collettiva, votino formale mozione di Richiesta, nei confronti di Regione Lombardia, di ripristinare Area Donna potenziando le capacità diagnostiche e terapeutiche".

"Lunedì 2 maggio - ricorda ancora Paola Tacchini - ci sarà l'assemblea dei Sindaci, con finalmente presente il Direttore Generale dell'ospedale, Giuseppe Rossi, per parlare del futuro della sanità territoriale alla luce della (presunta) nascita del nuovo ospedale. Pur avendo fatto formale richiesta in Comune, non è consentita la nostra partecipazione, neanche come auditori... forse temono quattro donnette privilegiate? Così ci siamo sentite chiamare dalla clap del Cancer Center. Quindi siamo passate anche in questura per chiedere ed ottenere il permesso di presidio in quella stessa data, lunedì 2 maggio, davanti all'ospedale".

Dalle 16.30 alle 19, conclude l'esponente del comitato, "saremo all'ingresso e raccoglieremo ancora firme, visto che ci è stato espressamente chiesto di lasciare aperta la petizione. È una importante occasione per far capire che in modo lecito ci si può opporre a chi fa cadere le cosa dall'alto sulla nostra pelle. Noi cittadini e pazienti abbiamo dei sacrosanti diritti, ma dobbiamo imparare a pretenderli".

Nella foto, la consegna delle firme in Comune. Da sinistra Cinzia Zampini, Paola Tacchini, Luigi Armillotta


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti