19 settembre 2023

Arrestato ad Amburgo su mandato d'arresto europeo del Tribunale di Cremona uno spacciatore tunisino sfuggito agli arresti dominciliari

È stato eseguito il mandato d’arresto europeo emesso dal Tribunale di Cremona nei confronti di un cittadino tunisino di 30 anni, che, dopo essere stato arrestato dalla Squadra Mobile di Cremona, era evaso dagli arresti domiciliari, allontanandosi dal territorio nazionale.

L’uomo, infatti, il 23 giugno era stato tratto in arresto in flagranza di reato per il reato di cessione di sostanze stupefacenti: gli investigatori dopo aver acquisito numerosi riscontri sul fatto che l’uomo gestisse un’attività illecita di spaccio nel centro di Cremona, lo avevano intercettato dopo una cessione, sequestrando, inoltre, circa 50 dosi di cocaina occultate in un nascondiglio nei pressi di piazza Risorgimento.

L’uomo, inizialmente sottoposto al regime della custodia cautelare in carcere, a partire dal 17 luglio avrebbe dovuto essere collocato al più mite regime degli arresti domiciliari nel mantovano, dove, tuttavia, non si era mai presentato, lasciando immediatamente il territorio nazionale.

Gli investigatori della Squadra Mobile, a quel punto, sfruttando un’articolata rete informativa, grazie alla fondamentale collaborazione delle forze di polizia in ambito internazionale, hanno monitorato in movimenti dell’uomo che, dall’Italia, aveva inizialmente stazionato in Francia.

Pertanto, la Procura della Repubblica di Cremona, acquisite le informative della Squadra Mobile sul suo allontanamento in territorio estero, aveva richiesto l’emissione di un Mandato d’Arresto Europeo, con il quale l’indagato può essere fermato in territorio estero ai fini dell’estradizione.

Nei giorni scorsi le indagini avevano permesso di localizzarlo nei pressi di Amburgo in Germania; immediatamente sono state avviate le comunicazioni con l’Interpol e, conseguentemente, l’uomo è stato intercettato dalla polizia tedesca, che ha dato esecuzione al Mandato d’Arresto Europeo, in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria competente. 


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