17 agosto 2022

Autorità del fiume Po sulla siccità : "Il peggio è alle spalle ma dobbiamo abituarci, i prossimi anni saranno così"

Alessandro Bratti, fresco di nomina a segretario generale dell'Autorità distrettuale del Fiume Po afferma che le attuali notizie sull'arretramento dell'acqua di mare dal Delta di 5-6 chilometri ed i dati dell'Osservatorio " ci fanno sperare che il peggio sia alle spalle, ma non devono farci dimenticare la necessità di interventi più strutturali". Continua sulla gestione delle acque "Il problema a volte non è che l'acqua manca, ma che chi ce l'ha non te la dà".

Numerose infatti le richieste da parte dell'Autorità agli enti ed alle comunità di essere solidali e di condividere un flusso minimo, richieste talvolta disattese. "C'è quindi da lavorare molto con il Ministero anche per rafforzare il ruolo regolatorio dell'Autorità di distretto, altrimenti si richia di andare incontro a sanzioni dall'Europa".

Chiosa ancora Bratti "Adesso i temi saranno d'estate la siccità e in autunno il dissesto legato alle modalità con cui piove, ai terreni più aridi e più instabili". Un problema, quello del fiume che non è nuovo, sebbene quest'anno abbia raggiunto record negativi. "nel 2007 presentai dati sul calo progressivo del Po. Anche il tema dello scioglimento dei ghiacciai, era noto. Non siamo in una situazione che non era stata prevista".

Gli interventi strutturali non sono più procrastinabili, ogni territorio deve fare la sua parte. La soluzione secondo Alessandro Bratti sarebbe quella di attribuire all'Autorità del bacino del Po maggiori poteri, in modo da poter coordinare al meglio, anche forzatamente se servisse, le decisioni che possano garantire un flusso minimo continuo sufficiente, andando oltre le singole resistenze e le mancanze di collaborazione.


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