Autostrade Centropadane SpA e Stradivaria SpA: istanza di fallimento infondata, lesiva e diffamatoria
Dopo Brebemi, anche i presidenti di Autostrade Centropadane SpA e Stradivaria SpA, Massimo Ottelli e Carlo Angelo Vezzini, intervengono con una nota sulla notizia della presentazione di una istanza presentata da Maria Grazie Bonfante e Ferruccio Rizzi al Tribunale Fallimentare di Cremona.
"Le società Autostrade Centro Padane S.p.A. e Stradivaria S.p.A hanno appreso con assoluto sconcerto della presentazione da parte dei signori Bonfante Maria Grazia e Rizzi Ferruccio di una istanza rivolta al Tribunale fallimentare di Cremona, alla Corte dei Conti e all’Anac e avente ad oggetto la richiesta di fallimento delle predette società, iniziativa di cui hanno dato notizia numerosi articoli pubblicati nei giorni 23 e 24 gennaio sugli organi di stampa locale (La Provincia, Cremona Oggi, Cremona Sera).
L’atto presentato dai signori Bonfante e Rizzi è stato suggestivamente chiamato dagli stessi “Istanza di fallimento”, e così pedissequamente ripreso negli articoli di stampa, ma è privo del benché minimo elemento, fattuale e giuridico, necessario a fondare una tale domanda.
L’istanza contiene soltanto una serie di considerazioni, del tutto sconnesse tra loro, relative a soggetti eterogenei e in alcuni casi estranei al gruppo Autostrade Centro Padane, ed è evidentemente finalizzata soltanto a minare la reputazione delle Società coinvolte e dei loro amministratori.
Come è agevole verificare dall’esame dei bilanci societari di Autostrade Centro Padane, la stessa ha continuato ad operare, anche dopo la dismissione della concessione autostradale, come holding di partecipazioni, assicurando agli enti soci, tra cui gli enti territoriali, la distribuzione di ingenti utili, potendo contare su una assoluta solidità patrimoniale e su una consistente liquidità.
Quanto a Stradivaria, si tratta di una società di progetto i cui amministratori si sono curati nel tempo di realizzare lo scopo sociale, ossia la realizzazione del tratto autostradale Cremona-Mantova, ponendo in essere le iniziative, anche giudiziali, ritenute necessarie per il perseguimento del predetto scopo, sempre onorando i debiti sociali.
E’ dunque evidentissimo come la richiamata istanza, anche in considerazione dell’ampia diffusione avuta dalla stessa, risulti ingiustamente lesiva dell’immagine delle predette società, che pertanto preannunciano sin d‘ora l’intenzione di dare avvio ad ogni azione, nelle sedi competenti e dunque anche in sede penale, per la tutela della propria reputazione e per il risarcimento dei gravissimi danni che una iniziativa tanto sconsiderata potrà causare, e in parte sta già causando, alle società e ai loro soci".
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