Aveva sradicato un seggiolino allo Zini, danneggiamento aggravato per un tifoso pisano
Lo scorso 28 ottobre, in occasione dell’incontro di calcio “U.S. Cremonese 1903 – Pisa Sporting Club 1909”, valevole per il Campionato Nazionale di serie B 2021/2022 svoltosi alle ore 20:30, al termine dell’incontro, un tifoso pisano, ancora presente nel settore ospiti “Curva Nord”, occupato dai supporters della squadra toscana, in un inspiegabile scatto d’ira, ha improvvisamente afferrato lo schienale di un seggiolino ove era seduto a vedere la partita fino a pochi minuti prima, e, con violenza lo ha tirato a sé, provocandone la rottura. Subito dopo averlo sradicato dalla propria sede (ancorato ai gradoni in cemento della gradinata) lo ha scaraventato al suolo abbandonandolo poco distante. Il servizio di ordine pubblico si è poi concluso senza alcun tipo di turbativa o incidenti fra le tifoserie. Nei giorni successivi, il personale della Digos, diretta dal Dr. Gianluca Epicoco, ha acquisito le immagini relative alle registrazioni del sistema di videosorveglianza di cui lo stadio Giovanni Zini è dotato con lo scopo di visionare ed analizzare l’accaduto e identificare l’autore del fatto. Dalle immagini estrapolate dal settore “curva nord” si è accertato che alle 22.35 circa il danneggiamento aggravato era effettivamente stato realizzato secondo le modalità descritte.
Il responsabile del fatto era visivamente stato individuato come un giovane di altezza media, corporatura robusta, capelli rasati e con una felpa e un giubbotto scuro. Le immagini sono state analizzate in maniera approfondita e comparate anche a quelle delle telecamere esterne all’impianto sportivo permettendo, al termine delle successive indagini durate alcuni giorni, di riconoscere ed identificare senza ombra di dubbio la persona che ha commesso il fatto .
Il tifoso pisano P.D., un 39 enne residente in quel centro cittadino, con a carico alcune segnalazioni per altri fatti anche specifici, è stato indagato alla Procura della Repubblica di Cremona per il reato di danneggiamento aggravato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti