Bollette, che batosta per i cremonesi! Aumento del 30,2% in un anno. Dodicesima città in Italia per i rincari secondo l'Unione Consumatori
Rincari per luce, gas e per le spese di trasporto dei mezzi privati. Che batosta per i cremonesi! Secondo uno studio dell'Unione Nazionale Consumatori l'incremento delle bollette per i cremonesi è stato del 30,2% in un anno collocando Cremona al dodicesimo posto in Italia tra le città con i maggiori rincari. Sono i dati elaborati dall’Unione Nazionale Consumatori che ha condotto uno studio stilando la classifica completa delle città con i maggiori rincari elaborando i dati Istat dell’inflazione di ottobre. L’inflazione è decollata per colpa dei beni energetici, senza i quali a ottobre scenderebbe dal 3% all’1,1%. In media in Italia la voce Energia elettrica, gas e altri combustibili, che include luce (mercato tutelato e libero), gas, gasolio per riscaldamento e combustibili solidi è salita del 26,9% da ottobre 2020 con una stangata annua a famiglia pari a 355 euro. Ma se il rialzo è già astronomico, in alcune città è andata ancora peggio che a Cremona. A guidare la classifica della città peggiori è Verona con un aumento del 37,5% rispetto a ottobre 2020, il 39,4% in più della media italiana. Al secondo posto Bologna, con un incremento annuo pari a +36,4%. Sul gradino più basso del podio, Forlì e Cesena con +34,5%. Seguono Bolzano con +33,9%, Avellino in quinta posizione con +33,5%, Trento (+32,2%), Lodi (+31,8%), all’ottavo posto Pordenone con +31,1%, Varese (+30,7%), chiudono la top ten Vicenza e Udine (entrambe +30,5%). La città lombarda con i rincari più alti è Lodi (31,8%) al settimo posto in Italia seguita da Varese (30,7%) al nono. Poi Cremona al 12°(30,2%) e Pavia al 13° (30%) alla pari con Lecco.
La città più virtuosa d’Italia è Cagliari, +18,5%, seguita da Sassari (+18,6%) e in terza posizione Catania (+19%).
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