C'è anche Andrea Cigni in corsa come nuovo Sovrintendente al Teatro Regio di Parma

C'è anche Andrea Cigni in corsa come Sovrintendente per il Regio di Parma. Il Consiglio di Amministrazione del Teatro Regio sta esaminando le 23 candidature pervenute entro il termine ultimo fissato dello scorso 14 novembre da tutta Italia e anche dall'estero. Anna Maria Meo, l'attuale Sovrintendente lascia infatti a fine 2022 l'incarico di direttore generale del teatro dopo 7 anni.

Il Consiglio di Amministrazione del Teatro Regio di Parma comunicherà nelle prossime settimane l’esito della procedura. Il nuovo Sovrintendente della Fondazione Teatro Regio resterà in carica per il triennio 2022-2025 con possibilità di proroga. Il ruolo di Sovrintendente al Teatro di Parma, uno dei più antichi e prestigiosi luoghi della lirica, è molto ambito e, secondo alcune indiscrezioni, parecchi sono i nomi importanti che hanno aderito al bando della Fondazione.

Abbiamo raggiunto Andrea Cigni, Sovrintendente del Ponchielli, che ha confermato che il suo curriculum è sul tavolo della Fondazione ma che tutto il suo impegno è rivolto a Cremona e al Teatro Ponchielli.

Il presidente della Fondazione Regio è il sindaco di Parma. Michele Guerra che guida un consiglio di amministrazione composto da quattro persone: Diego Saglia (direttore del Dipartimento di studi umanistici, sociali e delle imprese culturali dell’Università di Parma), Ombretta Sarassi (General manager di Opem Spa), e gli avvocati Concetta Anna Varalla e Fulvio Villa.

La Fondazione Teatro Regio di Parma, teatro lirico di tradizione, gestisce e organizza, oltre alla stagione lirica, di ballo e concertistica annuale, il Festival Verdi che si tiene ogni anno, nell’arco temporale intercorrente tra le terza decade di settembre e le prime due di ottobre, periodo ricomprendente la data di nascita del Maestro Giuseppe Verdi, Festival avente la finalità di diffondere e valorizzare, nel mondo, la musica dell’insigne compositore, che ebbe i natali a Roncole di Busseto, nella provincia di Parma. Il Festival coinvolge quindi i Comuni delle c.d. Terre Verdiane, e si avvale della collaborazione scientifica dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani, nonché delle altre istituzioni musicali cittadine.,