6 ottobre 2025

Caccia al tesoro a cavallo: la 18ª edizione che unisce le sponde del Po in ricordo di Giamma

Si è ripetuto il “miracolo”, ancora una volta, in terra di Po: per la diciottesima volta. Un “prodigio” nato da un dramma di vent’anni fa, dal quale passo dopo passo si è costruito qualcosa di semplicemente eccezionale, che ancora una volta ha dimostrato e continua a dimostrare che la gente del Po, dell’una e dell’altra riva, è capace di esempi di generosità davvero speciali. Bisogna partire dalla storia e questa racconta che in una gelida mattina d’inverno, quella del 28 dicembre 2005, lungo il ponte sul Po “Giuseppe Verdi” che unisce Lombardia ed Emilia Romagna, Parmense e Cremonese nel tratto compreso tra San Daniele Po, Roccabianca e Polesine Zibello, si consumava l’ennesima tragedia della strada. Non la prima e non l’unica, purtroppo, su quel ponte che in quanto a vittime potrebbe essere quasi definito un “sacrario” (tra le vittime più “recenti”, Sergio Ghilardi di Motta Baluffi, morto il 16 gennaio 2018 in un sinistro avvenuto proprio sul viadotto). Quel 28 dicembre 2005 a perdere la vita fu Gian Maria Casaroli, per tutti semplicemente “Giamma”. Lui, 19 anni, vigile del fuoco volontario di Pieveottoville, si stava recando al lavoro nei pressi di San Daniele Po, dove non arrivò mai perché la sua breve (ma speciale) esistenza si chiuse lì, lungo il ponte, a causa di un drammatico incidente. Da quel grande dolore di vent’anni fa è nata una esperienza speciale. Le grandi passioni del Giamma, vale a dire gli amici, la compagnia, i cavalli, la musica, l’allegria sono diventati gli “ingredienti” per dare vita al “Dove si va” (titolo tratto dall’omonimo e famoso brano scritto da Cristian Cattini, Beppe Carletti, Danilo Sacco e Massimo Vecchi,  presentato dai Nomadi al Festival di Sanremo 2006, classificatosi al secondo posto nella classifica finale, dopo aver vinto nella categoria "Gruppi" e che venne poi pubblicato come singolo), la spettacolare caccia al tesoro a cavallo, a coppie, lungo le rive del Po, divenuta ormai uno dei più grandi raduni equestri d’Italia. Sarebbe riduttivo definirla solo una festa perché è diventata un movimento di amicizia e solidarietà che ha portato il nome del Giamma in Bangladesh, in Rwanda, in Madagascar, in tante località italiane e continua a farlo. Da sempre vengono sostenuti progetti di carattere sociale, specie a favore dei bambini, ma anche degli anziani e delle persone in difficoltà. “Dove si va”  ha portato sostegni importanti alle associazioni Operare Per, Spazio Akela, Passo dopo Passo, Crescerai (insieme a Beppe Carletti dei Nomadi), Vivere in positivo e poi, ancora, alla Pubblica assistenza Croce bianca, alla Casa famiglia Santa Lucia di Medesano, alla Casa di riposo Santa Lucia di Pieveottoville, alle Avis del territorio e sono anche state istituite diverse borse di studio per giovani studenti grazie al sostegno di sponsor che hanno “abbracciato” l’iniziativa. La 18esima edizione della spettacolare caccia al tesoro a cavallo, organizzata dal Centro ippico Benpensata, dagli <Amici del Giamma>, dall’associazione Bassa Bike e dalle Guide Equestri Ambientali si è tenuta sabato 4 e domenica 5 ottobre ed è stata arricchita anche dalla alla terza “Pedalata al Dove si va”,organizzata dall’associazione Bassa Bike col patrocinio del Comune di Polesine Zibello. A fare da “teatro” al raduno, alla cena e al pranzo, alla scuderizzazione, agli spettacoli e alle premiazioni è stata la spettacolare corte Le Gare, di Ragazzola, un vero e proprio spettacolo di architettura padana, immersa nella golena del Grande fiume. I numeri hanno parlato da soli, con almeno trecento partecipanti alla caccia al tesoro a cavallo (che si è svolta tra argini, boschi e carraie lungo le golene del Po, con tappe anche nei centri storici Zibello e Roccabianca), una trentina alla pedalata ed un centinaio di volontari al lavoro. Tanti, ancora una volta, i cremonesi presenti con due ragazze che si sono piazzate nei primi posti della classifica generale e la giovanissima Agata Venturini di Cremona, classe 2016, che si è guadagnata il titolo di partecipante “in rosa” più giovane. Ad aggiudicarsi la caccia al tesoro sono stati Claudia Pellegrini e Aureliano Parenti di Salsomaggiore. Secondo posto per Eros Basile e Alex Boschi di Mezzani e terzo per Manuel e Dario Perelli di Zavattarello. Nel complesso, ancora una volta, un grande successo, una n uova opera d’arte   creata e “dipinta” dalla famiglia del Giamma e dai suoi tantissimi amici, anche quelli che lo sono diventati dopo che lui era già “andato avanti”. Perché si può essere amici anche così e continuare a scrivere, insieme, pagine di amicizia, di bene e di solidarietà. 

Eremita del Po

Paolo Panni


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